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Il controllo dell’umidità nelle case dopo gli alluvioni

Gli alluvioni che hanno recentemente colpito l’Italia e molti altri paesi del mondo hanno avuto sicuramente degli effetti molto evidenti sia nella composizione del terreno che nella vita delle persone. Quando le piogge passano e l’acqua sparisce però, ci sono conseguenze che seppur ad occhio possono non sembrare importanti o addirittura essere invisibili, possono portare a dei risultati molto pericolosi sia per l’economia che per la salute di una famiglia. Occorre quini dire stop alle infiltrazioni d’acqua.

Parliamo dei problemi di umidità che risultano dell’inondazione di un’abitazione e delle precauzioni che bisogna adottare perché questi non diventino più gravi ancora. Se in condizioni normali è già fondamentale fare attenzione alle muffe e umidità che si creano nella nostra casa, nel caso in cui l’acqua entri in casa in modo contundente bisognerà essere ancora più precisi. Ciò perché l’acqua che arriva nelle abitazioni come conseguenza di inondazioni porta con sé la sporcizia della strada ma anche quella delle fogne e dei depositi di acqua stagnante.

Questi avvenimenti possono avere due tipi di conseguenze danneggianti: in primo luogo, possono indebolire le fondamenta degli edifici causando problemi di stabilità. In secondo luogo, possono derivare nella formazione, a volte impercettibile, di muffe e altri organismi che possono danneggiare la salute delle persone. Problemi con venute d’acqua in pressione possono risolversi, se identificate a tempo, con iniezioni di resina.

Nel momento di rientrare nella propria abitazione dopo un’inondazione è bene adottare ad alcuni accorgimenti basici, come quello di effettuare una pulizia a fondo di tutte le aree coinvolte, buttare via il cibo che è stato in contatto con le acque e disinfettare tutte le superfici con detergenti e candegina. Inoltre, è necessario, a modo preventivo, usare dei prodotti antimuffa come polveri e creme da spalmare.
Occorre prendere speciale cura di armadi e cassettiere dove posteriormente si andranno a conservare alimenti e indumenti che staranno in contatto diretto con la nostra pelle. Anche se a vista questi possono sembrare non danneggiati dall’entrata dell’acqua, gli effetti di una contaminazione per umidità possono essere molto gravi, motivo per il quale è consigliabile trattare queste superfici esattamente uguale che quelle che sono state direttamente colpite dall’acqua.

Per evitare che i residui di umidità meno gravi diventino dei veri problemi, ventilate la casa frequentemente, anche in inverno, per cambiare l’aria e asciugare i principi di muffa. Per aree più delicate della casa come la struttura delle fondamenta, fatevi consigliare da tecnici specialisti che valutino i danno e decidano su eventuali interventi su fondazioni speciali.

Se avete dei panelli di rivestimento nei muri interni della vostra casa o cartongesso, dovrete adottare dei comportamenti specifici per eliminare le umidità. Poiché questi materiali assorbono molto rapidamente l’acqua, in alcuni casi può essere necessaria la rimozione e sostituzione dei panelli. Se l’acqua che vi è entrata nell’abitazione non viene dalla strada ma è invece acqua di pioggia pulita, potete limitarvi a togliere qualche centimetri dalle parti superiore e inferiore del panello per fare circolare l’aria.

I rivestimenti del pavimento devono essere rimossi almeno temporaneamente per permettere al suolo di asciugarsi completamente. I pavimenti in moquette e parquet quindi, ma anche quelli rivestiti in linoleum o vinile, dovranno ritirarsi per qualche mese in modo di evitare muffe che mettano a rischio la salute degli abitanti.

Articolo a cura di Alba L
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