Qual è il reale futuro degli intermediari assicurativi? Il mondo delle assicurazioni è in continuo fermento, specie in questi ultimi anni, ed i professionisti del settore non possono adagiarsi sulle posizioni “classiche”, che li portano a considerarsi come gli unici interlocutori nei confronti dei clienti.
Secondo gli esperti del settore, deve nascere in loro una nuova prospettiva di tipo professionale, che li porti ad organizzare in maniera diversa il rapporto con i clienti: in primis, devono spingere maggiormente l’acceleratore verso nuove strategie che puntino soprattutto all’innovazione.
Imparare a gestire in maniera diversa i dati dei clienti
Per poter tenere il passo con le nuove imprese assicurative, gli intermediari devono innanzitutto affrontare in maniera diversa la raccolta e l’analisi dei dati dei clienti. Il miglior modo, infatti, per fornire un prodotto ideale è quello di conoscere e saper sfruttare le nuove tecnologie così da avere un quadro molto più definito del cliente; inoltre, l’utilizzo dei dati permette anche di pianificare meglio strategie di marketing.
Rispetto alle imprese, più organizzate e meglio diffuse, e soprattutto in grado di operare su più livelli, l’agente assicurativo parte apparentemente svantaggiato: il suo obiettivo è dunque quello di riuscire a strutturare al meglio la propria attività e organizzarsi come fosse un imprenditore; questo per fare in modo che possa progettare al meglio la strategia necessaria.
Come organizzare la strategia
L’assicuratore ha oramai tantissimi competitor, e deve anche far fronte alle tantissime esigenze del cliente, che sono cresciute esponenzialmente negli ultimi anni. La possibilità di fare ricerca in maniera autonoma attraverso il web, ad esempio, porta i futuri assicurati ad una maggiore libertà di scelta del migliore prodotto presente sul mercato. Questo comporta, per l’intermediario, la conoscenza di tutti i competitor, ed una nuova missione: quella di far capire ai potenziali clienti che l’intervento di un professionista in grado di consigliare in ogni momento il prodotto migliore, è un valore aggiunto. Infatti, la libertà di ricerca non coincide con una competenza del mondo assicurativo, ed è qui che deve intervenire il consulente, dimostrando attraverso i propri consigli il potenziale che i canali tecnologici riescono a soddisfare solo in parte.