L’autrice porta alla luce la dimensione pagana, sostrato latente della nostra cultura. Protagonista è l’antica madre, le dee che hanno popolato per secoli l’ideale di molte religioni. La Pisottu non dimentica la forte base sincretistica del clima intellettuale europeo, cioè la capacità insita in molte civiltà di rielaborare e assorbire idee e manifestazioni talvolta apparentemente inconciliabili. In questa sua terza prova poetica risale i secoli, supera le dimensioni spazio-temporali per proporre dei ritratti vividi. La summa dei tratti totali ci riporta ad un’idea di perfezione e sacralità. Al centro della raccolta tra i tanti profili ce n’è uno più generale, quello della “Grande Dea”, espressione dell’energia femminile universale, della fecondità, simbolo di un prototipo di società estinto, quello dei primordi, dell’assetto matriarcale. Elogia in questa silloge poetica l’eterno femminino e il mistero della femminilità che esiste in ogni donna.
(dalla prefazione)
Luisella Pisottu è nata il 21 giugno del 1967 a Sassari, dove vive e lavora nel settore bancario. Per diversi anni ha operato nel sociale come sindacalista. È autrice di altre due raccolte poetiche: In vortice obliquo e Tra spirito e respiro. Ha ottenuto diversi riconoscimenti per la poesia inedita in premi letterari nazionali e internazionali: semifinalista nel 2005 al Premio “A.L.I.” Penna d’Autore; menzione d’onore nel 2006 e 2007 con pubblicazione sui Grandi Classici di Penna d’Autore (Il Duecento e Il Trecento). Finalista al Premio “La Folle Stagione” con pubblicazione sull’antologia “Florilegio”, Lisi Editore. Segnalata al Premio “D.M. Turoldo”, edizioni 2007 e 2008. Suoi testi sono presenti su antologie e riviste cartacee e sul web in vari siti di scrittura.
Graffiti
Luisella Pisottu
euro 11.50
pp. 126
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