La prima silloge di Raffaele Guida si rivela come un lavoro concreto, che parte dal suo vissuto per narrarlo ed elevarlo a poesia, una poesia che scardina le classiche convenzioni letterarie, per gettarsi a capofitto in una nuova struttura linguistica, caratterizzata da un linguggio vivo, pulsante, autentico, che non esclude nessuno, ma, al contrario, è capace di raggiungere il cuore di ogni lettore. È uno stile prosastico, che srotola nella sua veridicità tutti i contenuti, senza filtrarli, né incastrarli in rigide strutture metriche, non cerca i versi in astratte e lontane elucubrazioni mentali, ma nella sua vita, nei suoi giorni, nelle sue passioni. È la sua stessa esistenza la poesia, la sua ispirazione, il verso libero il suo modo di trasmetterla. Si interroga sulla scrittura, su se stesso, sui “poeti”. È qualcosa che nasce da dentro, che si autogenera al di là di noi, non possiamo far altro che osservare, ascoltare il turbinio di parole che esplodono senza preavviso. […] La parola nella vita quotidiana, dunque, in ogni momento, non nel chiuso di una stanza a ricercare il termine più aulico, più bello, più esigente. Scrittura, ancora, come stato d’animo, come disposizione del nostro essere dinanzi alle bellezze od alle atrocità della vita.
Raffaele Guida è nato a San Felice a Cancello (CE) il 03 gennaio 1987.
Vive a Marina di Minturno fino al 2006, quando si trasferisce a Roma per frequentare Lettere musica e spettacolo alla Sapienza. Deluso dal modus operandi didattico e sociale, l’abbandona dopo aver conseguito 7 esami e comincia a lavorare, esercitando i mestieri più disparati. Le esperienze forti di questi due anni confluiscono nella sua prima silloge, Proseprina raccoglie bacche nell’ade.
Collana: Le Cose
pp. 100
ISBN 978-88-567-1160-8
EURO 11.50
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