In pochi sanno come il mercato delle macchine edili, un po’ in tutto il mondo, sia una parte molto significativa del fatturato di alcune grandi aziende nel settore automotive, quali Volvo o la Fca stessa (pur con diversi brand quali ad esempio Iveco). Quando si parla quindi di ulteriori contrazioni sul mercato, fatte registrare nel corso di tutto il 2015, è chiaro come le conseguenze possano essere significative anche in altri settori, no soltanto in quello edile. In particolare il calo sembra dovuto ad un rallentamento della domanda cinese (cosa che non soprende affatto visto il rallentamento generale dell’economia del paese) e ad un calo in altri paesi chiave come la Russia (colpita anche dalle sanzioni internazionali) e il Sud America in genere.
Proprio per quest’ultima area del mondo i dati parrebbero particolarmente allarmanti: il crollo fatto registrare dal Brasile, con un -45% su base annua, trascina tutto il continente ad un -36% che disegna i contorni di una crisi sempre più profonda, da cui sarà possibile uscire solo con strategie globali di sistema.
Anche il mercato europeo pare non riuscire a scrollarsi dalla crisi, ma se si analizzano i dati con più attenzione ci si rende conto che esistono segnali di ripresa: escludendo dalle statistiche la Russia, infatti, il mercato europeo farebbe segnare una crescita del 3% e l’unico paese a dare segni negativi sarebbe la Francia.
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