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Il metodo formativo di IALT: silenzio, natura e solitudine, fobie del nostro tempo

Il metodo di IALT ha un approccio che dà ampio risalto ad uno dei punti più qualificanti della proposta di David Kolb, quello della Reflective Observation. Questa riflessione  guidata secondo diversi modelli dai facilitatori certificati IALT, avviene anche nel silenzio, in un contesto naturale apparentemente ostile, a volte in solitudine. L’idea è di sollecitare una connessione del nostro Io con il Tutto nel quali rileviamo grande stimolo all’automotivazione. A volte per qualcuno, stare da solo, anche solo 30 minuti, è vano oppure doloroso. Le persone imparano però a chiedere aiuto al proprio gruppo di riferimento per affrontare il proprio disagio e questo è un altro elemento di crescita personale. Da sottolineare che l’approccio della scuola alla crescita personale è sempre profondamente laico e con attenzione ai comportamenti e alle idee e mai agli aspetti psicoterapeutici o spirituali. La scuola è davvero un luogo aperto e a disposizione di tutti e non costituisce un club a cui appartenere, anche se l’aver partecipato ai corsi comincia a costituire elemento d’interesse sui curricula dei formatori in Italia. I costi dei corsi sono molto contenuti proprio per favorire una partecipazione estesa a coloro che non possano permettersi d’investire sul proprio curriculum vitae: vengono offerte così borse di studio a partecipanti particolarmente motivati che aspirano ad entrare nel mondo della formazione esperienziale.

 

 

Leonardo Frontani

 

Per ulteriori informazioni:

edu@leonardofrontani.com

http://www.leadership.it/

http://ialtbook.ning.com/

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