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Il minieolico: cos’è e come funziona

Il minieolico utilizza la forza del vento per generare energia elettrica. Se in passato questa tecnologia era considerata utile soprattutto per portare corrente elettrica alle utenze isolate, oggi il suo impiego si sta diffondendo anche  alle abitazioni collegate alla rete elettrica, perché consente di produrre energia pulita a basso costo. Un impianto minieolico, composto da una singola macchina o da più elementi collegati tra loro, può andare ad integrare l’energia prodotta con l’energia della rete elettrica, o ancora, può permettere di vendere l’energia prodotta al fornitore di corrente, un po’ come avviene per gli impianti fotovoltaici. L’energia prodotta, ma non consumata, può essere stoccata in un sistema di accumulo o in batterie.
Ma come funziona un aerogeneratore? Le pale della macchina eolica vengono messe in rotazione dalla forza del vento. Il movimento generato va ad azionare il generatore elettrico che, in pratica, trasforma l’energia del movimento delle pale, in energia elettrica. Dal generatore, partono i cavi elettrici diretti alle abitazioni da alimentare o alla rete. Tutti questi elementi si trovano all’interno di un contenitore, chiamato navicella o gondola, il quale, a sua volta, è posizionato al di sopra di un supporto che, generalmente, è orientabile, in modo da adattarsi alla direzione del vento. Questo orientamento è reso possibile da un timone che, spinto dal vento, fa spostare tutta la navicella, con le pale connesse, in direzione favorevole alla corrente. La navicella contiene anche un sistema di controllo di potenza, che blocca la macchina in caso di vento eccessivo. Nel tempo, accanto agli impianti più tradizionali, ad asse orizzontale, con pale di lunghezza massima pari a 3 metri e altezza compresa tra i 6 e i 20 metri, si sono diffusi degli impianti ad asse verticale, che possono essere istallati anche ad altezze inferiori e sono caratterizzati da un “cut-in” (velocità minima del vento necessaria al suo funzionamento) inferiore ai modelli ad asse orizzontale e pari a 2m/s. Se il punto debole della versione ad asse orizzontale è rappresentato dal comportamento non ottimale in caso di turbolenze atmosferiche o di repentini cambiamenti della direzionalità del vento, l’impianto minieolico ad asse verticale, può rappresentare la soluzione ottimale nei casi descritti.

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