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Il modello Basiglio: Milano tre cresce rispettando il verde

Dall’hinterland un esempio di sviluppo sostenibile

Doris: “Anche con le nuove case questa resterà un’oasi”

Fosse per la quantità record di verde pro capite, i chilometri di piste ciclabili e i servizi ai cittadini, più che in Italia verrebbe da pensare di essere in Nord Europa. Invece Basiglio, piccolo comune dell’hinterland milanese che conta circa 8 mila abitanti, è la dimostrazione pratica che anche in Italia è possibile realizzare il modello di città “smart” e sostenibile.

Ma la piccola realtà meneghina, amministrata da dieci anni dal Pdl e dal sindaco Marco Flavio Cirillo, da poco sottosegretario all’Ambiente del Governo Letta, rappresenta soprattutto una sfida ai luoghi comuni. Dalla Casa della danza e della musica, realizzato secondo i dettami della bioarchitettura, alla pluripremiata mensa scolastica, completamente autonoma dal punto di vista energetico, fino al Callbus, il servizio di autobus a chiamata, Basiglio è infatti la dimostrazione che politiche ambientali e attenzione alla sostenibilità non sono più appannaggio della sinistra.

“In dieci anni siamo riusciti a declinare la sostenibilità in tutte le sue forme: quella ambientale, quella sociale e anche quella economica”, spiega il sottosegretario Cirillo, il cui mandato da sindaco scadrà tra pochi giorni. “Ciò che abbiamo realizzato, con molto senso pratico, lo abbiamo fatto nonostante i trasferimenti dallo Stato azzerati e riuscendo a mantenere i conti in ordine”.

Ma quanto fatto negli ultimi dieci anni, è solo un punto di partenza. La nuova sfida, infatti, è “dotare la città dei servizi mancanti e mantenere quelli attuali”, spiega Cirillo. “Questo sarà possibile solo grazie al Piano di governo del territorio approvato lo scorso anno, che prevede il recupero di aree già urbanizzate ma attualmente dismesse e degradate, e garantisce alle casse comunali 40 milioni di euro sotto forma di oneri e investimenti”.

Benefici che l’opposizione ha però cercato di screditare. Sventolando, in vista delle elezioni, lo spauracchio che la realizzazione di 600 nuovi appartamenti faccia crollare i prezzi delle abitazioni di Milano 3 e riduca gli spazi verdi.

Invece, “si tratta di una grande opportunità”, spiega Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum, che a Basiglio vive dallo scorso anno e ha i propri uffici con circa 2 mila dipendenti. “Questo non solo perché solo il 15% delle aree interessate verrà occupata da edifici, mentre il restante 85% sarà verde, ma anche perché in un momento in cui il settore immobiliare è ingessato, soddisfa l’esigenza ancora forte di case nel verde che a Basiglio c’è”.

Quanto ai timori dei residenti, “mi sembrano normali, perché in altri posti è successo che il territorio venisse cementificato”, spiega Doris. “Ma da noi ciò che verrà costruito è già stabilito. E se non pensassi che Basiglio rimarrà quell’oasi verde che è, non mi sarei mai trasferito qui a vivere”.

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