Nuovo straordinario concerto della rassegna “Il Quartetto d’Archi”. Nella Loggia di Palazzo Vitelleschi (piazza Cavour) a Tarquinia, domenica 23 febbraio, alle ore 17.00, sarà di scena il Quartetto d’Archi di Torino, che si esibirà nel Quartetto in fa maggiore op. 135, di Ludwig van Beethoven, e in Quartetto in sol maggiore D. 887 op. post. 161, di Franz Schubert.
Sul Quartetto in fa maggiore op. 135 il critico musicale Arrigo Quattrocchi scrive che «dopo due affreschi smisurati e per certi versi “mostruosi” come la Grande Fuga e il Quartetto op. 131, Beethoven compie, …, un sorprendente ritorno a una composizione non solo di dimensioni piuttosto contenute, ma anche di articolazione apparentemente consueta: quattro movimenti (forma sonata, scherzo, tempo lento, finale) di contenuto “leggero”: insomma una sorta di ritorno al passato, quasi in funzione rassicurante dopo tanti impervi sperimentalismi. Eppure è proprio nel primo tempo dell’opera 135, “allegretto”, che possiamo cogliere la proliferazione e perdita di funzione degli elementi tematici che costituisce, di fatto, proprio la negazione di quel ritorno al passato».
Sul Quartetto in sol maggiore D. 887 op. post. 161 il critico Sergio Sablich sottolinea come «composto in un periodo di tempo incredibilmente breve – dal 20 al 30 giugno 1826 – …, l’ultimo dei Quindici Quartetti per archi di Schubert, è non solo il più lungo in assoluto …, ma anche il più straordinario e profetico: l’unico in grado di stare accanto al monumento per eccellenza dell’arte quartettistica, l’op. 131 di Beethoven, che non a caso Schubert considerava il vertice della musica del suo tempo».
Composto da Vittorio Marchese, primo violino, Umberto Fantini, secondo violino, Andrea Repetto, viola, e Manuel Zigante, violoncello, il Quartetto d’Archi di Torino è presente da più di venticinque anni sulla scena musicale. Ha ottenuto l’incarico di “Quartet in Residence” all’Istituto Universitario Europeo di Firenze e il diploma d’onore presso l’Accademia Musicale Chigiana di Siena. Ha avuto prestigiosi riconoscimenti tra cui il premio al “IV Concorso Internazionale per Quartetto d’archi di Cremona”; il secondo premio, il premio speciale per il quartetto meglio classificato e il premio del pubblico al “Concorso Internazionale Vittorio Gui” di Firenze. Si esibisce nelle stagioni concertistiche e nei festival internazionali più importanti e le sue interpretazioni sono trasmesse in Italia e all’estero. La notorietà presso il grande pubblico è arrivata grazie alla colonna sonora del film di Gabriele Salvatores, Io non ho paura, composta da Ezio Bosso.
Curata dal maestro Leandro Piccioni, la rassegna “Il Quartetto d’Archi” è organizzata dalla Fondazione Etruria Mater in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale e con il Comune di Tarquinia.
Per assistere ai concerti è obbligatoria la prenotazione all’ufficio informazioni turistiche (Barriera San Giusto) chiamando il numero di telefono 0766/849282 o inviando una email a [email protected].
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