Le leggende su questi imponenti massicci montuosi sono numerose, ma quella che spiega la motivazione per la quale le Dolomiti diventano rosate, è la leggenda del Re Laurino.
Non poteva mancare l’elemento amoroso, per uno scenario che di romantico ha perfino il colore, rosa.
L’evento cromatico pare sia dovuto alle pene d’amore del magico re Laurino per la principessa Similda che rapì.
La magia del re di palesò quando il re decise di pietrificare il giardino di rose che coltivava (reo , il giardino, di essere troppo vistoso e quindi di aver attirato l’attenzione del fratello della sua amata).
Il re dunque volle che questo giardino non fosse più visibile, ne di giorno né di notte, tuttavia dimenticò di obbligarne la visione durante il crepuscolo, ecco dunque che al crepuscolo il rosso vivo si palesò e si palesa (per chi crede nella leggenda…) in tutta la sua magia.
Per ammirare l’evento sulle Dolomiti nel migliore dei modi, per restare affascinati e stupirsi di quanto la natura sia capace, si consiglia di scegliere una sera d’estate particolarmente limpida e recarsi ai massicci del Catinaccio /Rosengarten.
A parte la visione romantica che vede magia e leggenda dipingere la scenografia dolomitica, l’evento chiamato enrosadira (diventare rosa) è dovuto al carbonato di calcio e magnesio presenti sulle pareti di alcune dolomiti.
L’escursione per arrivare ai Catinacci sarà l’occasione ideale per ammirare anche uno dei laghi più belli delle Dolomiti il lago di Carezza.