Roma – Il RINA, azienda di certificazione e servizi che opera a livello internazionale in numerosi settori industriali – navale, ambientale, energia, infrastrutture e trasporti – ha acquisito la maggioranza assoluta del Centro Sviluppo Materiali, centro di eccellenza della ricerca sui materiali e sulle tecnologie applicative. L’operazione, illustrata nel corso della prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione, prevede un’iniezione di capitali di 4 milioni di euro a fronte di una quota azionaria del 50,5%. Il RINA, assistito nell’operazione dallo studio Gattai ed associati diventa, quindi, l’azionista di controllo del Centro Sviluppo Materiali e lo consolida nel proprio Gruppo, proiettando il fatturato atteso a oltre 330 milioni di euro.
L’aumento di capitale si inquadra in un’operazione di partnership fra le due aziende, supportata dagli azionisti del Centro Sviluppo Materiali (Tenaris Dalmine, Acciai Speciali Terni, Finmeccanica, Fincantieri, Tenova, Vesuvius, Arvedi, SAIPEM, Polo Tecnologico Industriale Romano, ACEA ed AMA). Infatti, l’obiettivo del CSM è potenziare ed espandere la propria attività di ricerca applicata mantenendo inalterati la missione aziendale, l’enorme bagaglio tecnico-scientifico (oltre 800 brevetti nel corso della sua storia) ed il patrimonio culturale dei propri ricercatori. Tutti i precedenti azionisti del CSM manterranno la partecipazione nel nuovo assetto azionario.
Ai vertici del Centro Sviluppo Materiali sono stati riconfermati Roberto Zocchi e Mauro Pontremoli, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato. Alla Vice Presidenza arriva Cesare Murgia già General Manager Europa Centrale e Orientale del RINA.
Energia e offshore, nuove sinergie per il RINA
«Le preziose attività che ricercatori e ingegneri del CSM svolgeranno in sinergia con il RINA», ha dichiarato Ugo Salerno, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo, a margine della riunione del CDA, «ci consentiranno di ampliare i nostri servizi e di crescere più velocemente nei Paesi in rapido sviluppo, in particolare nei settori energia e offshore, contesti che presentano ottime opportunità».
Nuovi mercati per il CSM
«Il nostro inserimento nel RINA», ha dichiarato a sua volta Mauro Pontremoli, Amministratore Delegato del Centro Sviluppo Materiali, «ci fornisce risorse finanziarie e capacità di penetrazione nei mercati internazionali, che sono indispensabili per promuovere la nostra attività a livello globale. I ricavi del CSM già provengono per il 45% dall’estero e per oltre il 20% da Paesi extra europei».
«Nei mercati in rapida crescita», ha spiegato, «vi è un’enorme domanda di tecnologie avanzate sui materiali. In particolare, in Turchia, Cina e India dove la domanda riguarda principalmente i settori della produzione e impiego dell’acciaio e delle leghe metalliche».
Il RINA
Il RINA è un gruppo multinazionale che fornisce servizi di verifica, certificazione, valutazione di conformità, classificazione navale, valorizzazione ambientale, test di prodotto, supervisione e qualifica dei fornitori, formazione e consulenza ingegneristica attraverso una vasta gamma di industrie e servizi. Il RINA opera attraverso una rete di società dedicate ai diversi settori: Shipping, Energia, Infrastrutture e Costruzioni, Logistica e Trasporti, Ambiente e Qualità, Agroalimentare e Sanità, Finanza e Pubbliche Istituzioni, Business Governance. Con circa 280 milioni di euro di attività nel 2012, oltre 2.200 risorse, 150 uffici in 53 Paesi nel mondo, il Gruppo è oggi in grado di rispondere alle esigenze dei propri clienti ed è allo stesso tempo riconosciuto quale interlocutore autorevole presso le principali Organizzazioni internazionali, contribuendo da sempre allo sviluppo di nuovi standard normativi.
Il Centro Sviluppo Materiali, cinquant’anni di eccellenza
Il CSM, che ha da poco festeggiato i 50 anni di attività, impiega circa 300 ricercatori e tecnici di cui il 68% sono laureati, per un fatturato di 31 milioni di euro. Fondato nel 1963 come Centro Sperimentale Metallurgico dalle principali imprese siderurgiche dell’epoca, nel 1987 cambia denominazione in Centro Sviluppo Materiali. Gli interventi e le competenze, tipiche di un centro corporate della grande industria pubblica, vengono sviluppati e dilatati verso nuovi campi di materiali, prodotti e tecnologie. Privatizzato dal 1996, il CSM espande la propria attività dal tradizionale settore metallurgico e dell’acciaio ai settori oil & gas, aerospazio, meccanica e trasporti, energia e ambiente e diviene un interlocutore a livello internazionale.
Attualmente il CSM è un centro di ricerca applicata che elabora soluzioni tecnologiche all’avanguardia nel campo dei materiali, in particolare acciaio e leghe speciali. L’approccio multidisciplinare gli consente di coprire l’intero arco del processo di innovazione, dalla metallurgia alla chimica fisica di processo, fino all’applicazione nella filiera produttiva.
Il Centro Sviluppo Materiali ha sede a Castel Romano (Roma) con unità di ricerca diffuse sul territorio nazionale (Pula, Terni, Dalmine, Napoli e Lamezia Terme). E’ inserito nei principali distretti e consorzi di ricerca nazionali e gestisce programmi di ricerca ed innovazione della Comunità Europea, con un ruolo importante anche nel futuro programma europeo Horizon 2020.
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