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Il te è una delle bevande più antiche del mondo

Il tè, una delle bevande più antiche che l’umanità conosca, diffuso in tutti i continenti e apprezzato perché, a differenza di altri principi dissetanti, viene sorseggiato e non semplicemente bevuto o consumato. Il tè ci porta dunque alle tradizioni della millenaria cultura orientale, dal Tibet alla Cina, all’India e al Giappone, dove il tempo si dilata e tutto segue un preciso cerimoniale, scandito da gesti sempre uguali nei secoli e che assumono un valore simbolico che si conserva nel tempo ancora oggi, e al quale queste civiltà oggi modernissime restano tuttavia molto legate. Mirabili in questo senso le sequenze del film “La battaglia dei Tre Regni”, di John Woo, dove la cerimonia del tè, magistralmente servito da un’affascinante principessa, si svolge con lentezza e compostezza, come la tradizione prescrive, necessario buon auspicio per l’imminente battaglia. La complicata ritualità del tè si rivelerà poi in realtà un escamotage utile all’esercito nemico.
Per noi occidentali, che abbiamo sempre bisogno di giustificazioni etiche e di ricerche scientifiche, ecco le proprietà del tè: ricco di antiossidanti (i flavonoidi) che proteggono le nostre cellule dall’invecchiamento; ideale per la prevenzione contro l’Alzheimer, l’osteoporosi, il diabete (in quanto protegge dai problemi cardiovascolari). Addirittura il tè conterrebbe anche sostanze anticancerogene e utili contro la leucemia.
Il tè viene apprezzato soprattutto come momento di pausa tra un impegno e l’altro, meglio se abbiamo tempo per poter scoprire nuove varietà e aromi che possano stimolare i nostri palati ormai abituati a migrare da un continente ad un altro, da una cultura gastronomica all’altra, da un’era ad un’altra. Ottimo a colazione e ormai adottato dalle nostre tavole, il tè è la bevanda ufficiale dei pasti in Cina e in Oriente in generale, come possiamo facilmente sperimentare in un buon ristorante cinese o indiano, mentre si è diffuso gradualmente ormai anche nei paesi africani. Lì dove far bollire l’acqua è ormai una irrinunciabile “cerimonia” dettata dai problemi di potabilità del prezioso liquido naturale, il tè rappresenta un ovvio prolungamento della usuale sterilizzazione e un ottimo antidoto alla sete di giorno ed alle temperature molto basse di sera, oltre che un piacevole passatempo in famiglia o tra conoscenti.
Molteplici sono le varietà di tè, non solo per le piante che si possono coltivare ma anche per il tipo di lavorazione che segue la raccolta delle foglie. Tè nero, quello coltivato principalmente per esaudire le richieste del consumatore occidentale che preferisce un aroma più deciso: le fogli vengono sottoposte ad appassimento, poi arrotolate quindi srotolate e messe a contatto con l’ossigeno da cui consegue una fermentazione e successivamente una essiccazione. Tè verde, le cui foglie non sono sottoposte a fermentazione restano perciò di colore verde dando un delicatissimo infuso, dal leggero sapore e dal profumo molto gradevole. Le sue foglie vengono sottoposte al sole per qualche ora e poi trattate con il vapore. Il tè bianco, uno dei più preziosi e ricercati, le cui foglie vengono raccolte solo in alcuni giorni dell’anno, nasce dalla raccolta dei germogli prima che si schiudano, che poi vengono sottoposti ad appassimento ed essiccazione. Il tè aromatizzato segue una lavorazione particolare che aggiunge alle foglie petali o boccioli di fiori come il gelsomino, il loto, la rosa; in alternativa si possono usare olii essenziali. Il tè Oolong, infine, una varietà molto conosciuta in Francia come “Blu-verde” e che ha una lunghissima tradizione in Cina, viene ottenuta grazie ad un’essiccazione al sole e alla loro fermentazione in recipienti di bambù, che vengono agitati, e che si protrae per tempi più o meno lunghi e che decidono il loro colore e l’intensità dell’aroma.
Online si trovano tantissime informazioni sul tè. Inoltre, comprare te online non è affatto una cattiva idea.

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