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Il turismo a Napoli cerca una fonte di ossigeno

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  • 19 Luglio 2011

La stagione vacanziera è al suo apice. Non tutti optano per località balneari per le proprie ferie. Molti, soprattutto inglesi e francesi, scelgono come mete preferite del bel paese città culturali. Tra le più gettonate ci sono città del centro e del sud Italia. I b&b Napoli si stanno già muovendo in questo senso. In effetti, il timore di una ripercussione negativa sulla presenza turistica soprattutto a Napoli, sono fondati. La crisi rifiuti permane e purtroppo è stata diffusa dai media internazionali in tutto il mondo. Di sicuro a farne le spese non sono state soltanto le grandi catene alberghiere delle zone più blasonate delle città ma anche i piccoli resort che avvertono una flessione in negativo rispetto agli ultimi anni. C’è da registrare, in  ogni caso, che nonostante il numero di turisti sia diminuito a Napoli ed i Campania, non si è comunque, azzerato. I visitatore ci sono sempre, segno che il potenziale è enorme, anche a fronte di cattiva pubblicità e problemi logistici rilevanti. Volano della stagione turistica, soprattutto a Napoli, è il reparto croceristico. Le immense navi che attraccano due, tre volte a settimana al porto della città, sono linfa vitale per l’intero indotto di settore. Seppur per una sola giornata, gli ospiti di queste immense città galleggianti, passeggiano lungo le strade e comprano souvenir e sostano nei nostri ristoranti. Una boccata d’ossigeno non indifferente per i tutti i commercianti. L’auspicio è che si venga a capo della questione il prima possibile perché è da considerarsi un atroce crimine lasciare Napoli ed i suoi B&B completamente sforniti della sua naturale fonte di vita come il turismo. I consorzi di settore, stanno ultimando, proprio in questi giorni, una statistica sull’andamento della stagione per B&B Firenze e Napoli, al fine di comprenderne le criticità e migliorarne i servizi per l’anno prossimo.

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