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IL VELODROMO TRICOLORE DI MORI HA APERTO I BATTENTI

  • Soddisfatto il progettista Giampaolo Bonani: “Il nostro è un progetto pilota”

  • – Domani sono attesi i tecnici della Fci per l’omologazione della pista

  • – In agosto, dal 22 al 28, appuntamento con i campionati italiani giovanili e assoluti

 

Ci siamo. Dopo una lunga primavera dedicata ai lavori, oggi il nuovo velodromo di Mori ha aperto ufficialmente i battenti, ospitando le giovani promesse del ciclismo su pista trentino Sara Consolati, Loris Paoli e Gianluca Leonardi, attesi protagonisti in occasione dei campionati italiani organizzati dal Centro Pista Mori di Paolo Bortolotti dal 22 al 28 agosto prossimi.

Tanta curiosità e voglia di testare la nuova pista per i giovani pistard trentini, fermamente intenzionati a ben figurare nella rassegna tricolore di casa. Quello odierno, dunque, è stato un pomeriggio all’insegna dei test: prima alcuni giri per scaldare il motore e trovare il necessario feeling con la pista, poi qualche tornata lanciata e, infine, pure qualche volata, ideale per iniziare ad entrare in clima gara.

La pista è scorrevole e molto bella ma, soprattutto, sono contenta di poter avere a disposizione un velodromo vicino a casa, che mi permetterà di allenarmi con più continuità – racconta la junior di Volano Sara Consolati, nazionale di ciclismo su pista e doppio oro tricolore nel 2009 -. Mi sto preparando bene per onorare i campionati italiani, che si corrono praticamente a casa mia. Uno stimolo in più per me. Un voto a chi ha realizzato il velodromo? Un bel 10. Se lo meritano tutto”.

Assieme a Sara, sarà al via ad agosto a Mori anche il noneso al primo anno da under 23 Loris Paoli, vice campione del mondo, campione europeo e campione italiano junior in carica del chilometro da fermo. “La nuova pista ha una buona scorrevolezza – racconta – ed anche l’entrata ed uscita dalle curve è ottima. Ad agosto ci sarò, per provare a vincere. Mi preparerò col solito scrupolo per cercare di confermarmi, anche se quest’anno correrò nella categoria Open”.

Entusiasta anche Gianluca Leonardi, anch’egli trentino della Val di Non e compagno di Loris alla Marchiol. “Non sono uno specialista della pista, ma questa di Mori l’ho trovata molto bella – spiega Leonardi -. La possibilità di correre un campionato italiano in casa è un’occasione che va sfruttata. Punterò tutto sulla gara ad inseguimento. Non sarà facile, ma cercherò di dire la mia”.

Velodromo promosso a pieni voti, quindi, per la soddisfazione del progettista, l’ingegnere Giampaolo Bonani, moriano “doc” che ha incassato i complimenti di tutti, anche degli atleti. “Il nostro è un progetto pilota – ha spiegato Bonani -. La pista di Mori è l’unica costruita solamente in cemento, senza l’utilizzo di resine. Chiaramente, si tratta di un cemento speciale, additivato con fibre e microsilicati e che, grazie a queste caratteristiche, ha una resistenza doppia rispetto al normale, che ci farà risparmiare attorno ai 60mila euro ogni 5 anni, quelli che sarebbero necessari per porre rimedio all’usura delle resine. La sottostruttura, infatti, è stata studiata in modo che, anche in caso di dilatazioni termiche, non si aprano fessure e per la realizzazione delle curve sono stati utilizzati dei macchinari ad “hoc” (il cosiddetto elicottero leggero). E’ stata una sfida. In pochi ci credevano, ma penso si possa parlare di sfida vinta”.

Domani, intanto, sono attesi al velodromo di Mori i tecnici della Fci per l’omologazione della pista. Un altro importante passo verso i campionati italiani dell’agosto prossimo. Una settimana all’insegna dello spettacolo sportivo.

Info: www.mori2010.it

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