Per chi ama il buon vino italiano il massimo è rappresentato dall’andare in giro per cantine e comprare direttamente dal produttore. Ma le cantine sono tante e orientarsi tra tutti questi luoghi non è facile. Direi che sia una buona idea orientarsi innanzi tutto sul tipo di vino e quindi iniziare con un paio di cantine per tipo di vino. Una mia personale preferenza, che si tramuta in consiglio, va al Lambrusco.
Il Lambrusco, vino prediletto dal Poeta Carducci, si accompagna alla perfezione al clima primaverile e estivo. Servito freddo, come citava lo stesso Giosuè Carducci, il Lambrusco è un dono divino. Ideale con la carne grigliata, o con una buona coppa di testa emiliana o con un salame, ma non solo! Poco alcolico che non significa privo di corpo, è la quintessenza del vino da consumare all’aperto anche da solo. Infatti il Lambrusco può avere caratteristiche molto diverse, non solo perché ne esistono versioni secche, abboccate, amabili, dolci, frizzanti, spumanti, ma anche perché provengono da aree e vitigni differenti; alcuni lambruschi presentano infatti caratteri e origini comuni, ma altri sono nettamente diversi.
Tra tutte le tipologie di lambrusco Il Lambrusco Mantovano DOC è uno di quelli che preferisco. La tradizione vitivinicola nel basso mantovano risale al tempo dei Benedettini, quindi quasi mille anni fa, che imponevano agli affittuari delle loro terre l’imposta vinicola di cui se ne ha testimonianza. Il Lambrusco Mantovano si distingue per il colore rosso rubino, con gradazione minima di 10°.
Il profumo è abbastanza intenso, poco persistente, fine, vinoso e fruttato.
Al palato si presenta morbido, quasi di corpo, abbastanza fresco, poco tannico e sapido, e ben equilibrato. A questo punto mi sento di augurare a tutti una buona degustazione di Lambrusco Mantovano, rigorosamente in compagnia se no che gusto c’e?
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