Sappiamo che uno dei settori più colpiti dalla crisi è sicuramente quello che concerne il mercato immobiliare e il settore edilizio in genere.
Proprio in questi settori però si è notata una ripresa rispetto ai dati del 2009. Sono stati infatti resi noti dall’Istituto di statistica nazionale in questi giorni i dati relativi ad entrambi i settori per il primo semestre del 2010 che hanno evidenziato come ci sia stata una seppur lievissima ripresa. Sono aumentati infatti mutui e compravendite che fanno vedere uno spiragli di luce per questi settori. Gli investimenti immobiliari divengono quindi uno di quei campi in cui investire è ancora frutto di guadagno e che permette di avere delle certezze a livello economico e non solo. Anche se molto lieve la ripresa, all’interno del panorama nero dell’economia italiana alimenta le speranze e le potenzialità. Anche se le associazioni a favore dei consumatori hanno raccomandato di non farsi illusioni perché il potere di fare un mutuo in molti casi dipende dai tassi agevolati che la recessione porta con se vedere il segno più rincuora gli addetti ai lavori e anche i consumatori stessi.
E evidente comunque come i dati relativi a mutui e compravendite non siano ancora arrivati ai livelli pre crisi, elemento che comunque non deve distogliere lo sguardo dagli investimenti immobiliari in quanto in tutti i settori si dovrà attendere il 2013 per almeno avvicinarsi alle percentuali del 2007.
Il settore che presenta i maggiori segni di ripresa in questo 2010 è sicuramente quello che riguarda gli immobili di lusso, settore di nicchia che ha sempre mantenuto i suoi acquirenti, come tutti gli altri settori industriali che hanno un target di acquirenti ristretto. La specializzazione infatti sembra essere l’unica via d’uscita dalla crisi e sono una prova i settori dell’artigianato soprattutto calzaturiero e tessile.
Le case di lusso o ville prestigiose sono identificate secondo alcune caratteristiche date dalla legge 7 del 1968 tra le quali si possono annoverare comfort di svariato tipo. Tra le abitazioni di lusso rientrano tutte quelle costruzioni che sono realizzate in aree destinate dagli strumenti urbanistici a ville, parchi e similari in lotti di grandezza non inferiore ai 3000mq. Gli immobili di lusso devono essere composti da più di un vano a destinazione unifamiliare, dotate di piscina o campi da tennis con campo drenato, le abitazioni sviluppate in più piani a destinazione abitativa e molte altre caratteristiche che vengono peculiarmente indicate nel decreto come la grandezza di ogni piano della casa, la sua precisa destinazione, la presenza di scale, soffitte abitabili, open space, garage e altri locali utilizzabili a livello logistico e utilitaristico.
In Italia molti sono appartamenti di prestigio sui quali puntano gli investimenti immobiliari soprattutto in zone turistiche e di rinomata bellezza come le coste della Sardegna e della Sicilia, e altre rinomate zone di turismo balneare e montano, ma molte altre sono le zone in cui queste tipologie di case sono dislocate sia nella periferia sia all’interno di grandi città come Milano e Roma. La vendita immobili di lusso rappresenta ancora un settore funzionante e in cui l’investimento ha subito un forte calo ma non tale da mandare in crisi l’intero settore.
A cura di Martina Celegato
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