I prezzi delle materie prime che salgono, creano un bel problema alle piccole e medie imprese italiane. Molte di esse infatti stanno vivendo una impennata dei costi di produzione, che alla fine si trasmette sul fatturato. E in definitiva questo mina la già difficile ripresa nell’era post-Covid.
Un grosso problema per le imprese italiane
Occorre rimarcare che le piccole e medie imprese italiane sono circa 848mila, e impiegano oltre 3 milioni di addetti. Se vanno in difficoltà loro, va in difficoltà tutta l’economia.
Anche perché l’aumento dei costi da sostenere si traduce in un minor valore aggiunto e in una minore propensione ad investire. Ciò compromette i processi di innovazione ma anche i progressi nel lavoro, visto che le aziende in alcuni casi sono costrette a utilizzare gli ammortizzatori sociali, nonostante la ripresa degli ordinativi.
Prezzi delle materie prime alle stelle
Secondo gli ultimi dati, durante il mese di agosto i prezzi delle materie prime hanno avuto un incremento del 31,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Non si tratta soltanto di energia, ma anche di materie prime non energetiche. Ma quel che è peggio è che gli indicatori inversione trend non danno ancora segnali che la situazione a berve cambierà.
Alla fine tutto questo aumento si traduce in un peso di ben 46,2 miliardi su base annua. Di questi, la maggior parte (29,8 miliardi) finisce per gravare sulle piccole imprese della manifattura no food. Altri 12,1 miliardi colpiscono le aziende che operano nel settore delle costruzioni. I restanti 4,3 miliardi si abbattono sulle aziende impegnate nella produzione alimentare.
C’è chi deve fermare la produzione
Per alcune piccole imprese (e parliamo anche di aziende famose nel mondo) si tratta di una batosta per il bilancio. Ma in molti casi anche per la produzione stessa. Il prezzo troppo elevato delle materie prime infatti, rende impossibile l’approvigionamento di tutto quello che occorre per l’attività.
Spesso accade che le aziende devono rinunciare a lavorare, per via delle materie prime troppo care e spesso introvabili. In particolare questo accade nel mondo delle costruzioni. Secondo alcuni dati, quasi una impresa su 10 ha affermato di avere problemi a lavorare per via della scarsità di materiali.
Bisogna rimarcare che sulle materie prime sono anche in atto delle manovre speculative. Insomma, sui rincari c’è chi ci sta marciando.
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