Quando si parla delle diverse tipologie di finanziamenti si accenna spesso alla cosiddetta cessione del quinto, ma di cosa si tratta realmente? La cessione del quinto dello stipendio è una particolare forma di prestito personale che può essere concessa a pensionati e lavoratori con contratto a tempo determinato, garantendo un prestito a tasso fisso e di durata massima di 120 mesi, vale a dire 10 anni, da rimborsare con rata mensile la cui trattenuta è appunto pari ad un quinto dello stipendio. La trattenuta viene effettuata direttamente dal datore di lavoro o dall’azienda presso la quale lavora il dipendente, il che significa che l’azienda o il datore di lavoro hanno il compito di fare da tramite tra chi richiede il prestito e la società finanziaria. Nel caso in cui a richiedere il prestito sia un pensionato, la trattenuta viene effettuata direttamente dagli enti pensionistici che hanno quindi il compito di fungere da tramite. Solitamente il finanziamento tramite cessione del quinto deve essere integrato, così come prevede la legge, con due polizze assicurative che servono a coprire il rischio di morte, tramite la stipula di una polizza sulla vita che garantisce l’estinzione del debito in caso di morte del richiedente, e la polizza sul rischio di debito che invece serve come garanzia per la società finanziaria in caso di licenziamento del richiedente. Non possono richiedere un finanziamento con cessione del quinto i lavoratori autonomi e i lavoratori con contratto a tempo determinato. Per quanto concerne le caratteristiche, per richiedere la cessione del quinto il soggetto richiedente deve essere un lavoratore con contratto a tempo indeterminato, un neo-lavoratore con contratto a tempo indeterminato e un pensionato al di sotto dei 90 anni.