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In Primavera l’inizio dei lavori per il nuovo porto commerciale di Fiumicino. Pasqualino Monti conferma l’impegno dell’Autorità portuale di finanziare l’opera

Pasqualino Monti (neo copresidente di Assoporti) e l’AP finanzieranno in gran parte l’opera. Primo esempio di infrastrutture pubbliche finanziate da un’Autorità Portuale.

La notizia ufficiale la si attendeva dallo scorso marzo; da quando, ovvero, il presidente dell’Autorità Portuale, Pasqualino Monti, annunciò l’affidamento d’incarico ufficiale alla società che si doveva occupare della realizzazione del nuovo porto commerciale di Fiumicino. “Ci vorranno tre anni – disse – per realizzare il primo lotto e cioè la darsena dei pescherecci, due attracchi per le navi da crociera e altri due per il trasporto di merci senza servizio passeggeri (le cosiddette navi ro-ro). L’opera ha un costo iniziale di 60 milioni di euro, 9 finanziati dalla Regione Lazio e il resto dall’Autorità Portuale. La conferma l’ha data ieri il sindaco Canapini, salito sul palco in occasione dell’inaugurazione del Tulip Hotel: il porto commerciale di Fiumicino si farà. E’ un annuncio da 60 milioni di euro, che cambierà radicalmente il volto del porto canale permettendo ai pescatori di avere una darsena pescherecci sistemata proprio sotto l’antemurale. Certo i tempi non saranno rapidissimi, perché Canapini ha parlato di “posa della prima pietra” entro la prossima primavera e la consegna dell’opera per il 2015, ma l’annuncio il fatto che siano state reperite le risorse e partano i lavori è fondamentale. L’Autorità portuale ha individuato nella Carnival e nella Royal Caribbean i due soggetti che contribuiranno alla nascita del porto stesso e assicureranno l’arrivo di due navi da crociera a settimana.

“Nella prima fase – secondo Pasqualino Monti –  il nuovo porto commerciale di Fiumicino potrà ospitare 800 mila passeggeri tra croceristi e turisti imbarcati in traghetti Sarà complementare a Civitavecchia e strategico per Roma e per il Lazio”. Ora dunque la posa della prima pietra è stata fissata, e cadrà a pochissima distanza dal voto per le amministrative. Successivamente partirà la seconda fase che richiederà altri 127 milioni di euro (ancora da reperire). L’obiettivo è quello di completare l’opera per il 2018. Ma già la prima fase cambierà per sempre il lavoro dei pescatori e l’immagine del Porto Canale. E non è poco. 

Fonte: Il Faro Online

 

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