Dallo scorso 2 marzo il quadro normativo che disciplina l’autotrasporto in Italia si arricchisce di ulteriori disposizioni con l’entrata in vigore definitiva del Regolamento Ue 165/2014. Il provvedimento, che data la sua natura giuridica viene recepito ed applicato direttamente nei rispettivi Stati membri, impone alle imprese del trasporto su gomma l’obbligo di garantire una formazione adeguata ai conducenti dipendenti, in ottemperanza alle disposizioni sui tempi di guida e di riposo e a quelle sul nuovo tachigrafo digitale.
Quest’ultimo rappresenta una norma cruciale prevista dal provvedimento che, ricordiamo, è entrato parzialmente in vigore lo scorso anno con l’applicazione di alcune disposizioni in esso contenute. L’art 33, infatti, prevede l’obbligo per le imprese di fornire ai propri dipendenti una formazione adeguata finalizzata ad un uso corretto dei tachigrafi, con l’onere di effettuare controlli periodici. Lo stesso articolo, inoltre, vieta alle imprese di incentivare gli autisti ad un uso inappropriato degli stessi.
La norma, tuttavia, prevede l’esonero di responsabilità da parte degli Stati membri per le imprese nel caso di infrazioni dei conducenti, previo adempimento di quest’ultime degli obblighi formativi. E proprio questo è il punto su cui vengono sollevate diverse eccezioni, in quanto tale disposizione è stata già prevista dal Regolamento UE 561/2006 che i diversi governi succedutisi non hanno mai applicato sino ad oggi. Da qui ne consegue l’appello sempre più incalzante da parte delle associazioni di categoria, UNATRAS in primis, che chiedono alle istituzioni maggiore tutela per le imprese che si trovano costrette a rispondere in prima persona per le irregolarità commesse dai propri conducenti, nonostante il loro adempimento dei vincoli di formazione previsti.
Con il Regolamento in questione, inoltre, si cerca di rendere più tecnologica l’attività del camionista e di chi esercita nel settore delle spedizioni auto con bisarca, perché ad essere introdotti saranno tachigrafi digitali collegati a un sistema di navigazione satellitare. Lo scopo è quello di favorire la tracciabilità dei percorsi degli automezzi: un modo per consentire alle forze di polizia di monitorare se gli spostamenti dei conducenti siano corrispondenti al tipo di attività esercitata, ma soprattutto di verificare il rispetto dei tempi di guida e di riposo attraverso il controllo dei dati registrati dal tachigrafo, e non solo di quelli forniti dalla carta del conducente.
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