Parlare di certi problemi di salute può risultare spesso imbarazzante, e quando si ha a che fare con la condizione clinica dell’incontinenza fecale si cerca spesso di convivere con il disturbo modificando la propria vita quotidiana senza cercare delle soluzioni per risolverlo.
Si calcola che sia circa l’1-2% della popolazione a soffrire di questo problema, che tende a verificarsi con probabilità sempre maggiori con l’aumentare dell’età ma che può essere innescato anche dalla gravidanza e da diverse patologie.
Non serve essere un medico per immaginare che la qualità della vita di chi soffre di questa particolare forma di incontinenza sia fortemente compromessa, tuttavia esiste un metodo chirurgico dall’efficacia comprovata che consente di restituire la libertà a chi l’ha perduta.
Si tratta del metodo THD Gatekeeper contro l’incontinenza anale, che consiste nell’impianto di piccoli cuscinetti tramite chirurgia mini-invasiva che supportano la funzione dei muscoli anali evitando la fuoriuscita involontaria di solidi o liquidi.
L’intervento, che dura una mezz’oretta, viene eseguito in anestesia locale e poco dopo il paziente potrà tornare a casa col solo accorgimento di osservare un periodo di riposo di 48 ore e astenendosi dagli sforzi intensi per qualche tempo.
Grazie al metodo THD Gatekeeper si otterranno risultati durevoli nel tempo che faranno tornare ai pazienti la gioia di muoversi e di stare in mezzo alle persone: grazie alla loro efficacia, i risultati di questo approccio chirurgico si sono meritati la pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica British Journal of Surgery.