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Incontinenza di feci: la terapia più innovativa per curarla

Si tende a sentire parlare molto più sovente di incontinenza urinaria piuttosto che di incontinenza fecale, ciononostante questa seconda forma di incontinenza è più diffusa di quel che si possa credere. Il fatto che sia poco menzionata deriva, perlopiù, dalla reticenza nel parlare di un argomento così “tabù” e imbarazzante per tante persone.

Esistono diversi tipi di incontinenza fecale, a iniziare da quella “da sforzo” che si manifesta quando nella cavità addominale si verificano aumenti improvvisi di pressione come ad esempio avviene quando si tossisce, starnutisce o si compiono sforzi fisici improvvisi. In questo caso lo sfintere non riesce a contrastare la pressione elevata e si hanno fuoriuscite involontarie di gas, sostanze liquide o solide dal retto.

Analoghe perdite possono avvenire quando lo sfintere per cause meccaniche o neurologiche non riesce ad assolvere alla sua normale funzione di contenimento; in questo caso si parla di incontinenza totale, un problema che per ovvie ragioni è particolarmente grave.

Di fronte a tali problemi le persone devono sapere di non essere indifese, poiché vi sono interventi di tipo chirurgico che possono contrastare il fenomeno e far tornare in condizioni ben migliori di qualità della vita.

Una delle terapie per l’incontinenza di feci più efficaci è rappresentata dal metodo THD® GateKeeper, a basso impatto sul paziente grazie alla sua minima invasività, e caratterizzata da elevati tassi di successo. Per maggiori informazioni visita il sito incontinenzafecale.it oppure rivolgiti al tuo medico.

 

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