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Inferno: film del 1911 con colonna sonora dal vivo dell’Edison Studio

Cinema, letteratura e musica si uniscono per dare vita a una straordinaria una performance live. Sabato 1° settembre il chiostro di Palazzo Vitelleschi (sede del Museo Nazionale Etrusco di Tarquinia), alle ore 21, ospiterà la proiezione del film muto Inferno e l’esecuzione dal vivo della colonna sonora composta dai musicisti di Edison Studio, su commissione di Riccardo Muti per il Ravenna Festival del 2008, ed eseguita soltanto all’Auditorium Parco della Musica (45° Festival Nuova Consonanza), al Museo Montemartini (Musica nei Musei) e alla Hochschule der Kunste di Lipsia. Inferno, il film più lungo e costoso del cinema muto italiano, è stato realizzato nel 1911 da Francesco Bertolini e Adolfo Padovan. Ispirato alle illustrazioni di Gustave Dorè e tratto dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, fu girato sulle ripide pendici della Grigna (Lecco) e nei laghetti di Arenzano (Genova). Dopo la prima proiezione, al Teatro Mercadante di Napoli, divenne un successo internazionale. La pellicola ha una straordinaria forza visionaria: tra caverne buie, rocce scure, acque melmose, fuoco e gelo, si muovono orde di demoni pipistrello armati di forche appuntite e schiere di candide anime del Paradiso che galleggiano in cielo, con un gigantesco Lucifero che divora cadaveri diafani e trasparenti. Il restauro condotto dalla Cineteca di Bologna è riuscito a ravvivare la definizione fotografica di tutte le scene più importanti e suggestive dei gironi infernali e dei flashback sulle storie umane di Paolo e Francesca, Pier Delle Vigne e del Conte Ugolino. La colonna sonora dei musicisti di Edison Studio, Mauro Cardi, Luigi Ceccarelli, Fabio Cifariello Ciardi e Alessandro Cipriani, è realizzata con tastiere elettroniche, microfoni e sistemi computerizzati di elaborazione del suono. L’uso non convenzionale della musica come semplice commento tematico, nella ricerca di un suono assoluto, a tratti irreale, apporta un superbo rafforzamento espressivo delle immagini e dei personaggi. Ne risulta fluidità di collegamenti fra le scene, continuità tra musica di commento, paesaggio sonoro, rumore-suono e impercettibile linguaggio  parlato. Il tutto in un immaginario mondo creato dal rapporto tra tre arti: cinema, letteratura e musica. I musicisti, durante l’esecuzione, sono disposti a un lato della platea e lo spettatore è totalmente immerso nel suono spazializzato del surround. L’iniziativa è organizzata dalla Fondazione Etruria Mater (nell’ambito del progetto “Musica e Immagine” ideato e diretto da Leandro Piccioni), in collaborazione con l’Officina dell’Arte Sebastian Matta e con il patrocinio del Comune di Tarquinia. Per avere notizie più dettagliate è possibile chiamare l’ufficio informazioni e accoglienza turistica al numero di telefono 0766/849282 o inviare un’email all’indirizzo [email protected].

 

 

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