Nella giornata del 15 Luglio si è svolto a Roma, nella Sala delle Conferenze di Palazzo Marini alla Camera, il convegno di presentazione del Rapporto elaborato da Eurispes, in collaborazione con il Consiglio nazionale degli Ingegneri: “Prevenzione e Sicurezza: tra crescita economica e qualità della vita”.
Dalla ricerca è emerso come gli infortuni sul lavoro, gli incidenti stradali e le infrastrutture pubbliche pesino sul bilancio economico dello Stato in maniera preponderante.
Infatti è stato calcolato che una diminuzione pari al 10% degli infortuni sul lavoro si tradurrebbe in un risparmio di 4 miliardi di Euro, così come la riduzione degli incidenti stradali del 10% porterebbe nelle casse dello Stato circa 3 miliardi di Euro, per non parlare della spese necessarie alla messa in regola di scuole, ospedali o luoghi di aggregazione di massa, rispetto alle quali è emerso che neppure la metà ( il 48,9%) delle strutture ispezionate è in regola; queste sono cifre che da sole coprirebbero 1/3 dell’attuale manovra finanziaria e che potrebbero essere reinvestite in sicurezza e prevenzione, con il duplice vantaggio del risparmio economico e della tutela alla salute umana (un esempio su tutti, le buche nell’asfalto di Roma).
In questa prospettiva si è inserito l’intervento del Presidente CIV Inail, Francesco Lotito, il quale ha sottolineato che la sicurezza della rete stradale, delle infrastrutture pubbliche e dei luoghi di lavoro sarebbe “coerente con l’attuale risanamento della finanza pubblica”.
La ricerca Eurispes considerata nell’insieme ha indicato la prevenzione come unica ed indispensabile via percorribile per considerare la sicurezza come progetto sociale, politico ed economico, in una parola interdisciplinare, in grado di influire positivamente sulla ripresa economica e sulla qualità della vita.
Su questa scia si sono posti gli interventi dei partecipanti al convegno di presentazione, dal Presidente Eurispes, Gian Maria Fara, che ha aperto i lavori sostenendo che: “ il tema della sicurezza si pone oggi sotto diverse sfaccettature, andando a toccare i settori più disparati… Quella della sicurezza è divenuta condizione indispensabile affinchè “l’era della connessione totale” possa essere sostenuta”; ugualmente il discorso di Giovanni Rolando, Presidente CNI: “ E’ la prevenzione, dunque, la chiave di volta su cui ripensare la rifondazione di un sistema sociale, politico ed economico capace di fronteggiare il rischio e di allontanare io fantasmi dell’insicurezza”.
Al fine di diffondere e promuovere la cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro è necessario intervenire con progetti concreti di sviluppo condiviso tra istituzioni, imprese e parti sociali.
A conclusione dell’incontro è intervenuto il Presidente della commissione lavoro, Silvano Moffa (Pdl), che ha ancora ricordato l’importanza del radicamento di una nuova consapevolezza sociale ed individuale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a prescindere dagli obblighi normativi in vigore.
Nel commentare il Rapporto Eurispes, queste le sue parole: “Il decreto 81 del 2008, integrato dal decreto 106 del 2009 che ne ha corretto alcune incongruenze, è oggi un testo all’avanguardia. Siamo sulla strada giusta per aumentare il tasso di sicurezza attraverso una più attenta valutazione del rischio. Ma -ha aggiunto- per ottenere ulteriori risultati è necessario non l’obbligo della sicurezza, bensì la consapevolezza individuale”.
Quindi, alla luce dei risultati ottenuti, in un momento storico di grave recessione economica è necessario che la classe politica ed industriale ponga maggiore attenzione alla salute e sicurezza dei lavoratori, nella convinzione che la cultura della sicurezza sul lavoro e della prevenzione possa contribuire ad incrementare la crescita economica e la qualità della vita nel paese.
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