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Integratori alimentari con effetto tampone

Ecco alcuni integratori alimentari con effetto tampone.
Il sistema tampone bicarbonato – acido carbonico costituisce la prima forma di difesa dell’organismo nei confronti dell’accumulo intracellulare di ioni idrogeno. Si è pensato che incrementando le riserve di bicarbonato dell’organismo si potesse ritardare l’abbassamento del pH intracellulare, con conseguente aumento di durata delle performance anaerobiche. In realtà, l’azione della supplementazione con bicarbonato di sodio è controversa, anche se la sua funzione migliorativa delle performance appare certa. Gli stessi effetti del bicarbonato sono stati rilevati anche utilizzato citrato di sodio, che sembrerebbe maggiormente tollerato a livello intestinale.
Durante un’attività fisica prolungata e intensa, gli atomi di idrogeno vengono strappati dai substrati glicidici, con una frequenza maggiore della capacità di ossidazione della catena respiratoria. Il piruvato (composto intermedio del metabolismo) accetta provvisoriamente idrogeni trasformandosi in acido lattico.
Questo composto è responsabile della riduzione repentina del pH intracellulare, con inibizione dei meccanismi enzimatici e contrattili, a cui segue una diminuzione della capacità di eseguire l’attività fisica in corso.

Bicarbonato
E’ una sostanza tampone.
Inibisce o ritarda la formazione di acido lattico.
Uno studio consiglia per atleti di buon livello 200 mg per kg di peso corporeo, assunti un’ora prima dell’inizio di un’attività fisica anaerobica massimale della durata da 1 a 7 minuti.
Il suo utilizzo come supplemento nell’attività sportiva richiede dosaggi e posologia d’uso che devono essere valutati d personale medico.
E’ adatto per sport prevalentemente anaerobici. Esercizi fisici di durata inferiore ai 60 secondi mediante ripetizioni possono essere migliorati tramite supplementazione di bicarbonato o citrato. Anche le attività aerobiche leggere ad elevata intensità possono beneficiare degli effetti positivi delle soluzioni tampone.

Carnosina
La carnosina è una molecola composta da due amminoacidi: istidina e alanina. Nell’organismo il suo livello aumenta dopo pasti proteici.
La sua azione è ancora controversa anche se il ruolo che gran parte degli studi le riservano è quello di dipeptide con attività tamponante, in grado perciò di riportare il pH muscolare ai valori consueti (7.35-7.45), contribuendo quindi ad aumentare la resistenza allo sforzo.
Un altro utilizzo controverso lo vede protagonista come supplemento negli allenamenti finalizzati all’ottenimento di un maggiore sviluppo delle fibre veloci. Il suo utilizzo come supplemento si rivelato particolarmente positivo in attività anaerobiche (velocisti).
Sui dosaggi non esiste un protocollo sufficientemente sperimentato. 250-500 mg/die sembrano comunque essere il dosaggio di riferimento.

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