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Intervento al seno: quando la chirurgia migliora la vita

L’intervento al seno è uno dei più praticati nel mondo e in Italia. Il seno è la zona che esprime più di ogni altra la sensualità di una donna e la sua femminilità, e quando ha le corrette dimensioni riesce ad armonizzare e rendere più proporzionato il corpo.
Per quanto diffuso, l’intervento al seno non deve però essere sottovalutato. Si tratta pur sempre di un’operazione chirurgica, che viene effettuata in anestesia totale o locale con sedazione profonda, e che può richiedere fino a 3 giorni di ospedalizzazione.
Prima di sottoporsi ad un intervento invasivo, bisogna essere certi di potersi affidare a mani esperte. La scelta della clinica di chirurgia estetica, perciò, è un momento importantissimo. La clinica deve rispettare in modo rigido e vincolante i più elevati standard e le norme igienico-sanitarie, deve impiegare solo personale specializzato e servirsi solo di chirurghi di comprovata esperienza, senza facili improvvisazioni.
Tra paziente e chirurgo deve subito innescarsi un feeling, perché la paziente dovrà fidarsi delle indicazioni del chirurgo, mentre quest’ultimo dovrà dare alla paziente ogni informazione utile per prepararla all’intervento. Dovrà perciò informarla dei possibili rischi, delle controindicazioni, ma anche di come si svolgerà l’operazione, di quale anestesia verrà utilizzata e del modo in cui si prospetterà il postoperatorio.
Un altro compito essenziale del chirurgo estetico è di guidare la paziente verso la scelta del seno giusto per lei. A volte, le pazienti arrivano in clinica con l’idea di aumentare vertiginosamente il proprio seno, ma un buon chirurgo deve riuscire a dissuaderla per evitare che la paziente abbia poi u n rigetto psicologico verso l’impianto. Uno dei rischi più diffusi è infatti che la paziente non si riconosca più dopo l’operazione e rifiuti la sua nuova immagine. Scegliere da subito un seno naturale, di proporzioni normali in modo che si armonizzi al resto del corpo riduce questo rischio e rende molto più facile l’accettazione di sé da parte delle donne che si risvegliano dall’intervento.

Tipologie di intervento del seno

Esistono tre tipologie principali di intervento al seno: la mastoplastica additiva, la mastoplastica riduttiva e la mastopessia. Per maggiori informazioni sulla chirurgia del seno cliccate qui.
La mastoplastica additiva è la tipologia più diffusa di intervento al seno. Si tratta del comune ingrandimento del seno e si svolge eseguendo un’incisione nel seno e inserendo una protesi mammaria. Di solito l’incisione viene praticata o lungo il contorno dell’areola, o lungo l’attaccatura del seno al torace. In entrambi i casi, la cicatrice è poco visibile, e tende ad essere impercettibile quando viene praticata sull’areola. La protesi può essere inserita dietro le ghiandole mammarie o dietro il muscolo del grande pettorale. Esistono diverse protesi, ma le più diffuse sono quelle in silicone e quelle saline. Le protesi in silicone sono più morbide al tatto e hanno un aspetto molto naturale, ma possono essere pericolose in caso di rottura, anche se va detto che le moderne protesi multistrato sono molto più resistenti che nei tempi passati. Esistono poi le protesi saline, con un riempimento di soluzione fisiologica salina. Queste ultime risultano meno morbide al tatto ma sono meno pericolose per la salute in caso di rottura, in quanto la soluzione salina può essere facilmente riassorbita dall’organismo. Va precisato però che le protesi al silicone di alta qualità non presentano problematiche legate alla rottura in quasi nessun caso.
La mastoplastica riduttiva consiste nell’asportazione di tessuto adiposo, cutaneo e ghiandolare in eccesso per ridurre le dimensioni del seno. Anche chi ha il seno troppo grande può essere insoddisfatto del suo seno, oppure può avere problemi di postura e di sovraccarico alla colonna. La mastoplastica riduttiva lascia sul seno una cicatrice a “t rovesciata”, che può essere rimossa con una successiva operazione di microchirurgia.
C’è infine la mastopessia, che non consiste nella variazione delle dimensioni del seno, ma in un suo sollevamento. Questo intervento si svolge in caso di seno cadente, mentre se il seno è sia cadente sia svuotato (per l’età, per un dimagrimento repentino o a causa dell’allattamento), si può intervenire con un’operazione ibrida di mastoplastica additiva e mastopessia, che ha l’effetto di riempire e sollevare.

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