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Covid-19 e piazze deserte – Intervista a Jacopo Mastrangelo

Coronavirus - la testimonianza del giovane chitarrista Jacopo Mastrangelo che suona Morricone

Covid-19 e piazze deserte – Intervista a Jacopo Mastrangelo

Omnibus – La7:  Allora Jacopo ha 18 anni quindi quest’anno tra l’altro ti trovi anche ad affrontare come tanti i tuoi coetanei la maturità che non si sa ancora come sarà per voi.
Come ti è venuto in mente di suonare davanti a quella meravigliosa piazza vuota?
Perché tu hai detto di aver scoperto che una piazza vuota fa più paura di una piazza piena.
Jacopo: allora è andata come una cosa per partecipare a questi flash mob. Una idea  che abbiamo preso io e mio padre innanzitutto; solo ci siamo resi conto che appunto, due settimane fa,
che la piazza era vuota e allora abbiamo improvvisato con la chitarra elettrica e poi nei giorni successivi insomma abbiamo fatto un piano diverso per giorno senpre al tramonto suonavamo
e cosi facciamo ancora oggi.

Omnibus – La7:
  Lo fai ancora oggi? (ndR intervista del 14 aprile 2020)
Jacopo: Si, certo  (ndR le esecuzioni musicali continuano ad oggi 16 maggio, giorno 63)

Omnibus – La7:
 
Quindi ogni giorno a quell’ora tu suoni un brano diverso. Tu fai il liceo classico, ma la musica è la tua passione, sarà il tuo mestiere ti piacerebbe?
Jacopo:  insomma io volevo credere, vorrei insomma seguire le orme di mio padre, mi padre è dottore commercialista, però insomma è successa questa cosa.
Questo è successo improvviso e nulla si esclude.

Omnibus – La7:
  Insomma senti sai che c’è stata anche un po di polemica  perché c’è chi ha detto che questi flash mob con le musiche suonate dai balconi erano un po, sono un po, come dire irrispettose, perché coincidono alle 18 con un bollettino triste quotidiano in cui sai che la protezione civile dà i numeri di giornata di questa di questa epidemia ma tu pensi che invece possa essere un modo diciamo così anche e soprattutto per i giovani per dare un segnale diverso oltre a quello che purtroppo c’è cioé triste che riguarda altri numeri ?
Jacopo: sì purtroppo la realtà è quella ma lo facciamo per dare appunto un messaggio di speranza come per dire di continuare ad esistere e di stare insieme anche se siamo distanti.
Faccio vedere appunto speranza di riavvicinare le persone

Omnibus – La7:  poi naturalmente per forza in maniera distanziata perché tu quella piazza non la puoi neanche riempire di coetanei, che non possono uscire, non possono andare appunto in piazza, per forza di farlo da solo. Al limite ti puoi organizzare con qualche altro balcone vicino. Senti io ho interrotto qualche video lezione questa mattina a scuola?
Jacopo:  si ,  di filosofia.

Omnibus – La7:  non ti chiedo chi è la tua insegnante perché diciamo che ho una pratica con la tua scuola ma come stai vivendo come state vivendo questo un momento di isolamento tra tra di voi tra ragazzi?
 Jacopo:  Lo stiamo vivendo nel  modo migliore insomma, ci contattiamo ci sentiamo per per darci forza a vicenda.




Omnibus – La7:  siete anche quelli che hanno più dimestichezza con gli strumenti tecnologici quindi magari attraverso quello  mantenete in contatto ma vi manca proprio il contatto fisico e non poter uscire la sera anche la scuola, voglio dire anche la scuola magari state iniziando a riapprezzare il momento della scuola oppure no? Potreste continuare così?
Jacopo:  da una parte si, io credo innanzitutto che anche livello dello studio sia più facile studiare quando si va a scuola e non in questa situazione di video lezioni.
Insomma la scuola ti da quella ‘ansia che ti fa a muovere che ti fa venire la voglia di studiare. Noi giovani appunto comunque ci diamo forza a vicenda e ci manca molto il contatto, così ci manca  anche un semplice abbraccio, una semplice stretta di mano, quello insomma cominciamo ad apprezzare quello che ogni giorno.

Omnibus – La7:  tu sei spaventato da quello che sta accadendo?
Jacopo:  sì, nel senso siamo siamo tutti un po spaventati alla fine, però insomma appunto io ho preso questa iniziativa con mio padre appunto per far spaventare di meno le persone.
Come per dire che andrà tutto bene, per sentirci italiani, ecco per sentirsi italiani

Omnibus – La7: per sentirsi italiani, è una bella frase, questa una bella cosa. Che ti aspetti da questa maturità, come vorresti farla?
Jacopo:  sono un po spaventato, perché non so se avrei preferito uno una maturità normale di tipo normale, appunto perché adesso non si sa ancora cosa dobbiamo fare, come sarà ben organizzato, insomma diciamo siamo anche molto confusi tutti quanti.

Omnibus – La7:  forse vi mancherà un po anche appunto quella, quel batticuore classico, no quella notte prima degli esami, anche i 100 giorni se non sbaglio i 100 giorni non si possono fare?
Jacopo:  non li ho potuti fare per la mia classe, purtroppo noi ci siamo, ci manca ma anche quel senso di ansia ma che anche allo stesso tempo voler bene all’intera classe, insomma una cosa che riappacifica tutti quanti nella maturità.

Omnibus – La7:  io mi auguro che comunque la recuperiate magari anche d’estate, mettiamola così.  Senti ci puoi dire che brano ha in mente di suonare stasera? (ndR  14 aprile 2020)
Jacopo:  non lo so con certezza, pensavo  con mio padre a “Fratello sole, sorella luna”

Omnibus – La7:  non ti posso chiedere di prendere una chitarra e farsi due note
Jacopo:  adesso è un pochino complicato

Omnibus – La7:  va bene però allora ascolteremo e vedremo i prossimi appuntamenti alle alle 19, sempre su quella piazza bellissima, al tramonto. Ma quando fai diciamo così il tuo momento musicale, ti colleghi con i tuoi compagni, i tuoi amici via magari via zoom?
Jacopo:  non l’ho mai fatto, può essere un’idea.

Omnibus – La7:  poi collegali tutti via computer, con tante tanti modi  e poi è così un modo di farli partecipare!? Jacopo in bocca al lupo che torni alle videolezioni che adesso
sono le 9.35 sempre di filosofia. In bocca al lupo un abbraccio a te e tutti i ragazzi naturalmente che poi vivono questo momento e che che vivranno anche un altro momento importante per tutti i diciottenni maturandi.
Si dice sempre che è un esperienza di crescita di vita, loro quest’anno insomma sono sono costretti a viverla così però anche questo fa parte dell’esperienza, del bagaglio di esperienza.
Mi raccomando Jacopo è coinvolgi come puoi anche i tuoi amici e questa può essere un’idea, poi verremo a verificare.
In bocca al lupo, ti lascio alla tua video lezione. Ciao allora ci fermiamo qui

FONTE:  youtube.com  Canale La7 Attualità

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