In un periodo di difficile congiuntura economica come quello che stiamo vivendo è sempre più difficile per gli italiani avere accesso ai finanziamenti e questo perché le garanzie richieste dalle banche sono difficilmente sostenibili, soprattutto per chi ha bisogno di risollevarsi. Una difficoltà, questa, che coinvolge tutto il settore andando ad interessare i prestiti dipendenti privati , così come quelli ai dipendenti pubblici, passando per le speciali forme di finanziamento riservate ai pensionati. Ecco perché anche in Italia sta prendendo sempre più piede una forma di prestito sino ad oggi poco conosciuta: quella del microcredito, un argomento del quale si discute sempre molto ma poco si fa. Eppure il microcredito potrebbe essere una buona soluzione per quanti versano in condizione di difficoltà, ecco perché sempre il settore del no-profit ha deciso di impegnarsi affinchè anche questa forma di sostegno economico di sviluppi in Italia. Numerose onlus, fondazioni, enti locali si stanno infatti mobilitando per fornire denaro a buon mercato a tutti coloro che hanno necessità si risollevarsi. E’ proprio di questo periodo la creazione della Fondazione welfare social, che nelle prossime settimane erogherà le sue prime 30 garanzie. A questa si aggiungono la torinese Permicro, che ha aperto uno sportello a Milano, Banca Etica, Caritas con la Fondazione San Carlo e la cooperativa finanziaria Mag2. E le potenzialità di sviluppo del microcredito sono davvero interessanti , nonostante le procedure burocratiche continuino ad essere un freno importante. Prima che il microcredito decolli c’è infatti da sbloccare la normativa e da risolvere altre due importanti questioni: l’accesso alla rete anche delle aziende più piccole, in modo da permettere a queste di accedere ai fondi e di sviluppare delle economie di scala adeguate, e la spinosa questione dei tassi di interesse.
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