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Ken Follet, Il volo del calabrone

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  • 21 Dicembre 2007

Einstein spiegò a proposito del calabrone: da un punto di vista fisico, per come è strutturato e per il suo peso, il calabrone è un insetto che non potrebbe volare ma lui non lo sa e quindi vola.Ken Follet, autore di innumerevoli best seller come I pilastri della terra e Il terzo gemello, ha scritto un romanzo intitolandolo Il volo del calabrone. Un volo attraverso il mare del nord affrontato per mezzo di un biplano da due ragazzi appena diciottenni per portare dalla Danimarca in Inghilterra importanti informazioni militari indispensabili per bloccare l’avanzata di Hitler. Un volo inimmaginabile, pieno di pericoli e affrontato in condizioni avverse, in altre parole impossibile. Eppure i due ragazzi non lo sanno e vi riescono.

Siamo nella seconda guerra mondiale e la forza dell’armata tedesca è ormai una realtà innegabile,

la Danimarca è occupata ma si lascia al Re Cristiano X e alla polizia danese il proprio posto in cambio della collaborazione coi nazisti. Ogni forma di avversione e spionaggio verso il nazismo è perseguita con l’arresto.

Molte persone sono amareggiate dalla presenza nazista, altre ne vedono alcuni benefici. Manca una vera resistenza. E’ il 1941. Vi è solamente un gruppo di persone, la Ronda di Notte, dedite ad accumulare informazioni da inviare agli Inglesi, una forma di spionaggio di basso livello.

Sarà un ragazzo a scoprire per caso un’istallazione militare tedesca sconosciuta alle forze alleate che sta mettendo fuori gioco ogni raid aereo di bombardieri inglesi, l’ultima speranza per costringere Hitler a far rientrare le sue truppe in Germania prima che invadano definitivamente anche la Russia.

I contatti con i paesi neutri e alleati sono interrotti, quelli clandestini troppo rischiosi, la posta è controllata e censurata, ogni forma di comunicazione o di evasione dal paese è perseguita dalla polizia danese se non si hanno i permessi.

La scoperta del piccolo corpo di spionaggio da parte della polizia danese costringerà il ragazzo a fornire agli inglesi le preziosi informazioni miliari solamente con le proprie forze e con l’aiuto di un’incredibile ragazza. L’unica possibilità è portare le informazioni di persona, ma come?

La soluzione è rappresentata da un biplano posto in un vecchio ripostiglio dove il giovane ragazzo alloggia per sfuggire alla polizia. Il biplano è vecchio, fuori uso e privo di alcuni pezzi ma questo non impedisce al protagonista di mantenere l’entusiasmo e di riuscire a ripararlo per farlo tornare a volare.

L’avventura riesce, i bombardieri alleati riescono proprio all’ultimo minuto a sapere come evitare la decimazione ed Hitler è costretto a ritirare le truppe dalla Russia. I due ragazzi inizieranno una nuova vita in Danimarca, identità nuove per una nuova importantissima missione: istaurare una rete di spionaggio e resistenza alle forze tedesche.

La resistenza danese si rivelò uno dei più validi movimenti clandestini d’Europa. Fornì un costante flusso di informazioni militari agli Alleati, portò a termine migliaia di azioni di sabotaggio contro le forze occupazione e assicurò vie di fuga segrete attraverso le quali quasi tutti gli ebrei danesi riuscirono a sfuggire ai nazisti.

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