Le PMI per un paese come l’Italia, sono il tessuto nevralgico di produzione e ricchezza, composto da un enormità di queste piccole realtà.
Con l’attuale rivoluzione informatica, tutte, o almeno una buona ha cominciato ad utilizzare applicativi per imprese, che permettono di snellire il lavoro e centralizzarlo, rendendolo più veloce e semplice.
Questo uso massivo e massiccio di programmi per aziende, ha si permesso di rendere il lavoro più semplice e veloce, ma se non ben gestito ha creato notevoli problemi nella sicurezza informatica interna delle aziende.
Infatti sono proprio le PMI ad riscontrare le più gravi problematiche di carattere informatico, perché molto spesso al loro interno non esiste una persona, ben che meno un team, dedicato alla cura delle infrastrutture o dei semplici pc.
Viene spesso dedicata poca attenzione allo stato dei computer, e sempre più spesso si verificano casi di compromissioni o cosa ancora più grave, come il furto di dati sensibili e dell’identità.
Purtroppo sono proprio i computer delle PMI a contrarre virus o malware informatici, che servono per rimpinguare la fitta rete di pc che fa parte della bot net.
Questo dato si può vedere anche dalle statistiche, dove l’Italia si posiziona tra i primi 5 paesi al mondo per computer infettati, subito dopo a Cina e USA, che superano di molto, rispetto all’Italia, la quantità di persone che navigano.
Questo è un problema che risulta essere rilevante per la società economica italiana, ma ancora poco percepito da quei piccoli imprenditori che vedono internet ancora come un campo giochi per i smanettoni informatici.
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