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L’Acqua nella Provincia di Ancona. Tra liberalizzazione e privatizzazione. Scenari e prospettive del servizio idrico integrato

Quale futuro per l’acqua pubblica? Quali scenari di gestione del servizio idrico integrato e quali prospettive di controllo si profilano a seguito della conversione in legge del D.L n. 135/2009 che apre alla “privatizzazione e liberalizzazione” del servizio idrico a partire dal 1° gennaio 2012? Sono questi solo alcuni degli interessanti spunti di riflessioni offerti dalla
Giornata di Presentazione della RELAZIONE SULLO STATO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL’A.T.O N. 2 “MARCHE CENTRO –ANCONA”, in programma il prossimo giovedì 17 dicembre, alle ore 15.00 presso la Sala Raffello della Regione Marche, in via Gentile da Fabriano 9 ad Ancona, alla presenza di Marisa Abbondanzieri, Presidente dell’A.A.T.O. n. 2 “Marche Centro-Ancona”, Massimiliano Cenerini, Direttore dell’A.A.T.O n 2 “Marche Centro-Ancona”e Gian Mario Spacca, Presidente della Regione Marche.

A sette anni dall’applicazione nella Provincia di Ancona della Legge Galli (Legge 36/1994) con l’avvio della gestione associata del servizio idrico tra Comuni e all’indomani della conversione in legge del cosiddetto “decreto salva-infrazioni” (D.L n. 135/2009), che apre alla liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici locali, acqua compresa, l’A.A.T.O n 2 “Marche Centro-Ancona”, l’Autorità d’Ambito preposta all’organizzazione e al controllo del servizio idrico integrato nei 43 comuni della Provincia di Ancona e nei 2 Comuni della Provincia di Macerata, per il settimo anno consecutivo, tira le somme del suo operato e scatta la fotografia del servizio idrico integrato nel territorio di sua competenza.
A finire al centro dell’analisi tecnica, economica e finanziaria dell’A.A.T.O.2 è l’intera filiera dell’acqua.
Dalla sorgente al depuratore, la gestione in-house della risorsa-acqua da parte di Multiservizi s.p.a. (gestore unico del Servizio idrico Integrato dal 2005), passa al vaglio dell’Autorità d’Ambito n. 2 che ne restituisce un quadro complessivo analizzandone i vari aspetti: disponibilità e qualità della risorsa idrica, dotazione impiantistica, investimenti, finanziamenti, tariffe e standard tecnici e organizzativi del servizio.

Ma l’analisi del servizio idrico di oggi è anche il punto di partenza per l’analisi del servizio idrico di domani.
A delineare i futuri scenari aperti dal nuovo quadro normativo che apre alla gara come modalità di affidamento ordinaria della gestione del servizio e liquida entro il 31 dicembre 2011 tutte le gestioni in-house (a meno che, entro questa data, le società che gestiscono il servizio non siano per il 40% affidate a privati), saranno la Presidente dell’A.A.T.O n.2, Marisa Abbondanzieri e il Direttore, l’Ing. Massimiliano Cenerini.
La normativa, le sue ripercussioni sul mercato, sul servizio, sugli utenti e sul sistema di regolazione saranno oggetto di un’analisi precisa e puntuale che metterà in luce le opportunità e le criticità della nuova legge e che non mancherà di tratteggiare le prime previsioni sul futuro del servizio idrico e alcune proposte in materia di regolazione e controllo.
A chiudere la presentazione della relazione sarà il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca.

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