Attenzione all’ambiente, soluzioni green, rispetto per il territorio, espressioni molto attuali che rappresentano tematiche importanti, tenute in grande considerazione da VIVATERRA, gruppo industriale che pianifica il proprio dinamismo a sostegno del cotto imprunetino e di tutta l’attività economica che gli si è sviluppata intorno.
In un recente incontro è stato possibile, con uno degli amministratori del gruppo, un breve scambio di battute inerenti la salvaguardia ambientale e l’ecosostenibilità. Ma cosa vuol dire comportarsi responsabilmente nei confronti dell’ambiente per aziende che producono cotto? “Per VIVATERRA è fondamentale il rapporto con il territorio, è la nostra ricchezza primaria e proprio per questo abbiamo affrontato per tempo una progressiva presa di coscienza dell’impatto che il ciclo produttivo dei nostri stabilimenti poteva avere sull’ambiente circostante. Sulla base di queste osservazioni abbiamo preso tutte le possibili contromisure riuscendo ad ottenere la certificazione ISO 14001”.
Come si è tradotta nei fatti questa presa di coscienza? “Innanzi tutto abbiamo scelto di monitorare e conseguentemente ottimizzate l’utilizzo di energia, pianificando la produzione in modo da avere la massima resa produttiva con il minor dispendio energetico possibile. Il cotto viene realizzato impiegando metano come combustibile, con recupero energetico sia dei gas caldi con i fumi di combustione, mediante scambiatore di calore aria/aria, che dei gas caldi di raffreddamento, impiegati in maniera diretta”.
Qual è il rapporto di un gruppo come VIVATERRA con il nuovo imperativo del nostro tempo, il riciclaggio? “Il Gruppo è fortemente impegnato su questo fronte con molteplici iniziative. Tutti i dipendenti, sia del comparto amministrativo che produttivo, la dirigenza e persino i visitatori sono tenuti a rispettare le regole di una efficiente e quanto mai intransigente raccolta differenziata. I materiali di lavorazione sono interamente riciclati, nessuno scarto produttivo viene in alcun modo gettato. Inoltre abbiamo provveduto ad un riciclo completo dell’acqua con tali accorgimenti che ci hanno consentito di ridurne il consumo annuale di 3/4”.
Mi sembra di capire, dunque, che per voi l’ecosostenibilità ha un ruolo centrale per la crescita del cotto imprunetino? “Il rispetto dell’ambiente in cui viviamo dovrebbe essere fondamentale per tutti. Certo non nascondiamo che è un aspetto molto importante, un sostegno allo sviluppo di un prodotto che, nel suo essere 100% naturale, può essere annoverato tra i migliori materiali biocompatibili, aspetto che si va ad aggiungere a caratteristiche di assoluta eccellenza in termini di estetica e resistenza”.
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