Che la Toscana fosse la regione del vino è ormai sapere comune, che Firenze sia una delle più importanti città della moda anche visti i tanti eventi fashion organizzati.
Che uno dei suoi abitanti trovasse il modo per unire questi due simboli del made in Italy forse neanche gli addetti ai lavori se lo aspettavano. Qualcuno invece si è ingegnato e ha trovato il modo per unire vino e moda in un concetto innovativo ed ecosostenibile.
Si chiama Piel y Vino ed è un metodo rivoluzionario per la colorazione della pelle, dei filati e della carta con gli scarti di vinacce.
Nella cornice del Pitti Immagine Uomo tenutosi proprio la scorsa settimana a Firenze si sono potuti ammirare, in un’installazione in un locale vicino Ponte Vecchio, gli effetti straordinari generati da questa colorazione su scarpe, cuscini e borse completamente basata sugli scarti di vinacce e su pigmenti naturali come ad esempio, sandalo, spinacio e curcuma.
Nascono tre brand dalla mente creativa di Tommaso Cecchi De’ Rossi: PelleEVino, FiloEVino e CartaEVino. Quando un’iniziativa imprenditoriale nasce dall’unione di due prodotti tipici del Made in Italy e specialmente del Made in Tuscany, come il vino e la moda e si declina in tre aree che riassumono perfettamente i tre maggiori poli dell’economia Toscana: il conciario nella zona di Santa Croce sull’Arno, la carta a Lucca e il tessile a Prato e, non pago, si rivela all’avanguardia ed ecocompatibile, non resta che augurare tutto il meglio possibile perché abbia il successo che merita e si sviluppi oltre i confini nazionali.
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