L’italia è uno dei passi più ricchi di arte e cultura al mondo. Non sono neanche da sottovalutare le bellezze naturali che attirano l’attenzione del turista nel suo viaggio nel bel paese. La Cascata delle Marmore si trova nel centro del cuore verde dell’Italia, in Umbria e precisamente nella provincia di terni. Per arrivarci bisogna percorrere la valle del nera, Valnerina appunto, ed in prossimità del capoluogo di provincia, a pochi Km dal centro cittadino, potete ammirare una delle più belle cascate d’Europa. La cascata non è solo un bene naturale ma anche il frutto dell’ingeno umano in quanto voluta nel 271 a.c. dal Console romano Manlio Curio Dentato per poter bonificare in le zone acquitrinose dell’altopiano che circonda Rieti.
Sulle origini della cascata c’è una leggenda: una ninfa di nome Nera si innamorò di un bel pastore: Velino. Ma Giunone, gelosa di questo amore, trasformò la ninfa in un fiume, che prese appunto il nome di Nera. Allora Velino, per non perdere la sua amata, si gettò a capofitto dalla rupe di Marmore. Questo salto, destinato a ripetersi per l’eternità, si replica ora nella Cascata delle Marmore.
Nel parco che circonda la Cascata è possibile organizzare visite guidate per conoscere la flora e la fauna locale, nonchè fare diversi tipi di sport: rafting, canoa, mountain-bike, climbing e molti altri. Il belvedere superiore, raggiungibile dalll’omonimo paese Marmore, dona uno degli spettacoli più belli del mondo. Dalla Specola è possibile ammirare il getto principale della cascata avvolta in una nuvola di vapore ed in particolari condizioni climatiche anche un bellissimo arcobaleno.
Le opere ingegneristiche e la natura che la circonda hanno sempre richiamato un gran numero di turisti e visitatori, tanto da spingere alla creazione di luoghi di osservazione sicuri e stabili (la Specola in alto, piazzale Vasi in basso, vari Belvedere). Fra di loro, possiamo citare tante illustri personalità: Plinio, Cicerone, Fazio degli Uberti, un gran numero di papi, Galileo Galilei, Vittorio Alfieri, Ferdinando II delle Due Sicilie, la Regina Madre di Napoli, Salvator Rosa, Corot, Gioacchino Belli, Lord Byron e tanti altri. La cascata, nel XVIII e XIX secolo, rappresentava molto spesso una giornata di visita del Grand Tour verso Roma.
Le acque della cascata sono sfruttate intensamente per la produzione di energia elettrica, nella centrale di Galleto. Questo fa sì che la cascata vera e propria non sia continuamente funzionante, ma per la maggior parte del tempo si riduca alle dimensioni di un torrente. Il bacino del lago di Piediluco funge da serbatoio idrico per la centrale, costruita nel 1929, capace di produrre energia elettrica con una potenza di circa 530 MW. Per regolare il funzionamento della centrale e per permetterne la visione a tutti, in orari e periodi definiti, la cascata viene fatta funzionare alla massima portata: un segnale acustico avvisa dell’apertura delle paratoie di regolazione, e in pochi minuti la portata aumenta fino al valore massimo. Normalmente, la cascata funziona un paio di ore al giorno, con orari di funzionamento prolungati in occasione di giorni festivi. Si accede ai punti di osservazione migliori previo pagamento di un biglietto d’ingresso.
www.lecascatedellemarmore.net
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