Che i fondi comuni fossero una delle forme di investimento più in voga negli ultimi tempi non c’era dubbio, ma i dati che emergono dalla mappa mensile del risparmio gestito diffusa oggi da Assogestioni mettono in evidenza un vero e proprio record. 29 miliardi investiti dall’inizio dell’anno, con un patrimonio di settore totale che sfiora i 1.400 miliardi.
I fondi verso i quali gli investitori sono più orientati sono i fondi obbligazionari e flessibili, con flussi rispettivamente pari a 7,9 miliardi e 4,6 miliardi.
Ma cosa sono i fondi comuni di investimento? Benché molto diffusa, questa tipologia di investimento risulta sconosciuta ancora a molti. Facciamo quindi un breve quadro per aiutare coloro i quali ancora non sono ferrati sull’argomento.
I fondi comuni di investimento sono istituti di intermediazione finanziaria cha si occupano di investire i soldi raccolti dai risparmiatori. Il fine è quello di creare valore, facendo guadagnare tanto i gestori del fondo quanto i risparmiatori. I risparmiatori che investono il proprio denaro nel fondo sono detti fondisti; l’entità che si occupa di cerare e gestire il fondo è definita società di gestione ; gli istituti di credito che custodiscono i titoli del fondo sono invece definite banche depositarie.
Esistono 3 principali fondi comuni di investimento:
Fondi obbligazionari: sono caratterizzati dal fatto che il denaro dei risparmiatori viene investito in obbligazioni o in titoli di stato.
Fondi azionari: sono caratterizzati dal fatto che il denaro dei risparmiatori è investito in azioni di società quotate in borsa.
Fondi Bilanciati: si tratta di fondi che investono il denaro dei risparmiatori in diverse tipologie di titoli.
Quale tipo di fondo conviene scegliere? La risposta non è semplice, occorre valutare una molteplicità di fattori, a cominciare dalle proprie esigenze personali e dal rischio che si è disposti a correre. I titoli azionari sono in genere più rischiosi rispetto a quelli obbligazionari i quali però presentano lo svantaggio di essere meno redditizi. I fondi bilanciati sono stati concepiti proprio bilanciare il rischio e la redditività, dando vista a forme di investimento ibride.
In ogni caso, la scelta del fiondo di investimento al quale affidare i propri risparmi va effettuata con cautela, magari grazie all’aiuto di una persona esperta, come un consulente finanziario.
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