Uno dei settori che soffre ancora la forte contrazione economica che attanaglia l’Italia e l’europa è sicuramente il settore immobiliare, i numeri sono impietosi, si è arrivati fino ad un -65% di nuove costruzioni civili ed Industriali, l’indotto dell’edilizia segna decine di migliaia di aziende chiuse e lavoratori licenziati, anche il settore delle ristrutturazioni è in forte contrazione e non manifesta segnali di ripresa nell’immediato.
Cerchiamo di ricalcare gli anni della crisi e le sue origini, tutto ebbe inizio nel 2008/2009 con la crisi dei mutui subprime che innescarono un meccanismo virtuoso che portò al fallimento della famosa banca Americana Lehman e Brothers e delle sue consociate, dopodichè la scoperta di prodotti finanziari così detti “spazzatura” hanno esteso la crisi anche in altri ambiti economici. Quindi con quali strategie è possibile portare il settore fuori dalla crisi, sicuramente guardando il mercato Italiano c’è bisogno di un piano di azione del governo che crei degli strumenti fiscali che incentivino le costruzioni ed ancor di più il recupero del patrimonio immobiliare Italiano, si stima che il 60 % degli edifici civili ed industriali siano inadeguati a tutti gli standard attuali.
Una serie di interventi potrebbero fare da volano per il rilancio delle piccole e medie aziende, basterebbe effettuare una sostituzione collettiva dei vetri di finestre e balconi con dei doppi vetri più moderni, un intervento massiccio sulle strutture portanti ed effettuare un adeguato isolamento termico a tetti e pareti perimetrali di edifici singoli e palazzine.
Basterebbe dare una scossa solo in questo senso che si potrebbero ottenere dei benefici enormi che trainerebbero tutto il comparto dell’edilizia e della manifattura edile, generando nuove risorse ed occupazione, ricordiamo che quello edile è il secondo settore per fatturato in ambito Nazionale ed è una voce importante nel calcolo del PIL che segna una non crescita da oltre 4 anni.