Aperta il 21 di febbraio all’interno della Triennale di Milano, l’esposizione “Da Zero a Cento” sarà aperta fino al primo aprile in un tragitto in equilibrio tra l’arte e la scienza, che si propone di esplorare i motivi alla base delle variazioni morfologiche e mentali tra le generazioni attuali e quelle del passato attraverso le brillanti esternazioni di alcuni tra i più grandi artisti contemporanei.
L’edificio della Triennale, è nel centro della città meneghina e facilmente fruibile dai numerosi Hotel al centro di milano disponibili, ad esempio, su http://www.alberghi-milano-centro.it/, è stata organizzata attraverso 6 percorsi espositivi che presentano le 6 fasi dell’esistenza iniziando dalla basilare tappa prenatale e illustrando il percorso di crescita arrivando ad una vecchiaia che è ai giorni nostri non più simbolo della conclusione, ma nuovo periodo di elaborazione e raccolto di quanto seminato nel corso di tutta l’esistenza. All’interno di tali spazi pezzi d’arte e rivelazioni scientifiche ci guideranno verso la comprensione dei cambiamenti della vita e dei diversi atteggiamenti per affrontarla.
Da un’esposizione che inizia ad una che sta chiudendo i battenti e per la quale dunque suggeriamo di affrettare la prenotazione in uno dei molti Hotel Parigi Centro, è infatti al Musée du Luxembourg che fino al 26 di febbraio saranno in esposizione un’ottantina di capolavori di Cézanne caratterizzati dal loro stretto legame con la capitale di Francia. Benché il pittore sia tipicamente legato alla Provenza, quasi il cinquanta per cento della sua esistenza artistica si svolse nella capitale, che rappresentò, per molte ragioni, un centro di riferimento durante le sue “fughe” dal meridione. Sono proprio le pulsioni alla base dei molti spostamenti tra Aix-en-Provence e Parigi che hanno permesso agli organizzatori dell’esposizione di catalogare i dipinti in 5 grandi gruppi: “A Parigi con Zola”, “La città al di là delle mura, vicino a Auvers”, “La tentazione di Parigi”, “Still life e ritratti”e “I cammini del silenzio” che permettono ai turisti di godere con un nuovo sguardo l’opera di un pittore che più di molti altri ha lasciato un’impronta fortissimo sulle generazioni future: Kandinsky lo valutò sempre tra i più importanti precursori dell’arte contemporanea e Picasso lo dipinse persino come “il padre di tutti noi”.
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