I primi meccatronici arriveranno realisticamente tra un paio d’anni. Intanto, sono centinaia i neoimprenditori che non possono avviare l’attività nel settore della meccanica, anche la trasmissione di attività da padre a figlio è bloccata.
Ben venga il meccatronico, evoluzione naturale del settore della meccanica per il mestiere di autoriparatore: oggi le automobili sono computer e non ha senso separare le competenze, in pratica i meccatronici operano già!
Dal 5 gennaio 2013 per aprire un’ officina meccanica ed elettronica bisogna essere dei meccatronici.
Come previsto dalla nuova legge (la 224-2012) l’operaio specializzato in meccanica viene sostituito dell’innovativa professione del meccatronico. Un normalissimo meccanico non potrà quindi più aprirsi una sua attività se non frequenterà prima un corso di meccatronica.
Dal punto di vista tecnico la fusione è assolutamente necessaria: ormai da vent’anni meccanica ed elettronica viaggiano di pari passo. Infatti l’elettronica è presente su tutti i veicoli nuovi e più si va avanti più diventa sofisticata.
La norma transitoria c’è per chi già opera nel settore della meccanica e prevede cinque anni di tempo per frequentare un corso di meccatronica e acquisire le nuove competenze.
Se un giovane operaio specializzato in meccanica dopo cinque anni di lavoro in officina si presenta alla Camera di commercio per avviare un’attività in proprio la risposta che si sentirà dire sarà un bel “no”.
Sono esenti dall’obbligo di specializzazione solo i responsabili tecnici specializzati in meccanica che al 5 gennaio scorso avevano già 55 anni: fino a quando compiranno l’età per la pensione di vecchiaia, potranno lavorare come hanno sempre fatto.
“Dopo una settimana dall’entrata in vigore siamo stati sommersi dalle proteste – racconta Mario Turco, responsabile nazionale Cna Autoriparazione – Ad oggi centinaia di imprenditori si sono visti respingere le domande di iscrizione alle Camere di commercio”.
Sono scomparsi quindi sia l’operaio specializzato in meccanica che l’elettrauto eppure la figura professionale del meccatronico che dovrebbe sostituirli ancora non c’è. I primi meccatronici arriveranno tra un paio d’anni.
E nel frattempo? ”E’ una storia che lascia sbalorditi. Mentre le imprese e le famiglie combattono ogni giorno per andare avanti nonostante i colpi della crisi, la nostra burocrazia sembra vivere su un altro pianeta – dice all’ANSA Sergio Silvestrini, segretario nazionale degli artigiani della Cna – Così si impedisce ai giovani che vogliono aprire una nuova impresa di dare vita ai loro progetti. Davvero non possiamo consentirlo”.
La legge prevede che entro sei mesi lo Stato si accordi con le associazione di categoria per individuarne un programma teorico-pratico per la nuova figura. Una volta consegnato il documento alle regioni, queste devono programmare l’attività formativa per specializzare operai del settore della meccanica in meccatronici.