L’industria tessile e dell’abbigliamento di moda, in generale rendono l’Italia il paese più competitivo in questo settore e questo nonostante l’energia sia più cara rispetto ad altri paesi e la burocrazia sia ovunque a rallentare la catena di produzione. Questo è il dato emerso dall’ultimo Pitti Immagine Uomo, edizione numero 82, svoltosi a Firenze. Di anno in anno la manifestazione accoglie sempre più visitatori, l’anno precedente ci furono ventimila presenze che in questa edizione sono aumentate, fino ad arrivare a trentaduemila visite per 1065 marchi che espongono le nuove collezioni, offerte a 19000 compratori, perlopiù stranieri, che anno dopo anno, si rivelano i clienti più ghiotti di moda uomo italiana.

Questo periodo positivo è principalmente dettato dalla presenza dei compratori provenienti dall’estero che cercano prodotti d’abbigliamento Made In Italy, rinomati in tutto il mondo, dove in pratica l’Italia è sinonimo stesso di alta moda.
Nonostante i dati ottimistici della manifestazione di Pitti Immagine Uomo, le vendite in questo settore hanno subito un calo del 3,2% durante il primo trimestre del 2012 e questo è confermato anche dalla contrazione della riduzione di produzione del 6,6%. Sono in calo anche i compratori italiani dell’8% in contrapposizione dei compratori stranieri che invece sono in crescita del 2%.

La prima edizione di Pitti Immagine Uomo si svolse nel 1972, fu una grandissima intuizione di Gian Battista Giorgini che in questo modo ha in pratica dato corpo all’industria della moda uomo in Italia, dove ormai a livello mondiale Pitti Immagine Uomo rappresenta la moda e l’abbigliamento da uomo dove ad ogni edizione i più importanti brand sia italiani che stranieri, come ad esempio i rappresentanti anglosassoni, anche loro con alle spalle un’importante bagaglio culturale sartoriale, mostrano le proprie innovazioni e il prodotto della loro continua ricerca e della loro competenza in fatto di capi d’abbigliamento maschile.