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La nebbia: quante tipologie esistono?

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  • 17 Gennaio 2014

Con la stagione autunnale e invernale le giornate diventano più grigie e spente, spesso accompagnate da quella fastidiosa nebbiolina che impedisce ai guidatori di vedere con chiarezza la strada: ma…perchè si forma la nebbia?

Si tratta di una condensazione di vapore acqueo in piccole goccioline d’acqua. Ovviamente, non bisogna confondere la nebbia con la foschia; nel primo caso si parla di scarsa visibilità inferiore ai 1000 metri, mentre nel secondo caso dai 1000 ai 5000 metri. La nebbia deriva da una percentuale molto elevata di umidità, con la conseguente saturazione del vapore acqueo.

Ci sono due tipologie di nebbia, quella causata dall’umidificazione della massa d’aria vicina al suolo, chiamata anche nebbia da evaporazione, oppure quella provocata dal raffreddamento dell’aria, chiamata anche nebbia da raffreddamento. Altra “categoria di nebbia” è la nebbia da irraggiamento.

La nebbia è spesso una nemica per molti, considerato il fatto che causa spesso incidenti, anche di forte entità, ma come ogni cosa, non deve essere considerata sempre identica a se stessa, né originata dagli stessi fattori metereologici.

Esistono altre tipologie di nebbia, come quella da umidificazione, solitamente causata da aria fredda che passa sopra acqua calda, anche se spesso si forma nelle zone polari o comunque durante inverno e autunno, facendo nascere quella nebbiolina ghiacciata che più comunemente chiamiamo brina. Con la nebbia da avvezione, invece, troviamo aria umida e calda che passa sopra un terreno freddo, raffreddandosi a sua volta; si tratta di un fenomeno tipico della montagna, soprattutto lungo il pendio oppure a fondovalle.

Altra differenza che si può fare è quella tra la nebbia frontale e quella congelantesi: la prima si forma solitamente dopo precipitazioni che cadono in aria secca, consentendo a gocce liquide di evaporare; la seconda si manifesta quando le gocce presenti nella nebbia si trovano allo stato liquido e la temperatura dell’aria raggiunge gli 0 gradi centigradi.

Ricordate che non è impossibile guidare quando c’è nebbia, poiché la maggior parte delle autovetture dispone di strumenti adeguati al fine da poter garantire una corretta illuminazione, sia nella parte anteriore che in quella posteriore dell’autovettura. Bisogna comunque ridurre la velocità tenendo un’andatura adeguata alle condizioni della strada. Può inoltre essere molto utile consultare le previsioni meteorologiche prima di mettersi alla guida, in modo da decidere se vale la pena di mettersi al volante.

Nel caso in cui doveste trovarsi avvolti dalla nebbia, evitate l’utilizzo di fari abbaglianti, poiché il risultato sarebbe quello di ottenere una sorta di muro bianco di fronte a voi, impedendovi di vedere.

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