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La nota di Enel sul Sulcis

Enel si augura che le vertenze dei minatori del Sulcis e dei lavoratori dell’alluminio sardi trovino in breve uno sbocco positivo.

Rispetto a quanto riportato da alcuni media, va anzitutto precisato che Enel sta onorando il suo contratto per acquisire carbone dalle miniere del Sulcis. Si precisa inoltre che questo carbone, per poter essere utilizzato nel rispetto delle norme ambientali, deve essere miscelato con carbone a basso tenore di zolfo di provenienza internazionale (che non arriva né dalla Cina o dalla Russia, ma da Colombia, Stati Uniti ecc.). Rispetto ai quali, il carbone della miniera locale ha infatti un contenuto di zolfo otto volte superiore.

La produzione della centrale Enel risente inoltre della congiuntura di mercato, che vede contrarsi la domanda a fronte di un’offerta sempre più numerosa (anche dei principali operatori stranieri, quali Eon, Edf, GDFSuez). Questa situazione fa oggi sì che Enel contribuisca con i suoi impianti sardi a produrre solo un quinto dell’energia elettrica dell’isola.

Per quanto riguarda il progetto integrato del Sulcis con cattura e sequestro della CO2 (CCS), si ricorda che la Regione ha la responsabilità di promuovere un bando di gara internazionale per l’assegnazione del progetto. In questo contesto, quindi, Enel non potrà essere in nessun caso un interlocutore privilegiato. Enel intende comunque seguire lo sviluppo della gara, consapevole, anche per esperienza già fatta in passato, che questo tipo di progetti ha elevata complessità tecnica e contenuto innovativo e richiede quindi un significativo contributo pubblico.

In particolare poi, riguardo al possibile finanziamento della Commissione Europea, si ricorda che il progetto di CCS da applicare nella centrale di Porto Tolle (che prevede la conversione da olio combustibile a carbone pulito per altro ancora in via di autorizzazione), non è in competizione con quello eventuale del Sulcis. I fondi previsti dal programma europeo vengono infatti attribuiti sulla base di graduatorie internazionali.

Per quanto riguarda Alcoa, ricordiamo che grazie ai meccanismi previsti dalle norme vigenti, essa si approvvigiona di energia elettrica a prezzi in linea con la media europea per il settore dell’alluminio.

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