La Puglia sarà senza dubbio una delle Regioni protagoniste alla BIT – La Borsa Internazionale del Turismo – che come ogni anno si svolge alla Fiera di Milano. L’edizione 2011 ci sarà dal 17 al 20 febbraio e, durante la quattro giorni, tutte le località, le città d’arte, i territori avranno un’incredibile vetrina per mostrare le proprie bellezze ed il proprio patrimonio storico, archeologico, architettonico, gastronomico. In una sola parola la Cultura, quella con la “c maiuscola”, che fà dell’Italia uno dei Paesi più visitati al mondo.
Ogni Regione potrà quindi intavolare nuovi rapporti commerciali, partnership con altri Paesi del mondo o con gli altri attori che si occupano di turismo – dalle compagnie aeree a quelle ferroviarie e di bus, dai gestori di strutture ricettive ai governi stranieri – con l’obiettivo di valorizzare ed incentivare il turismo nel proprio territorio.
La Regione Puglia, che negli ultimi anni ha avuto una straordinaria crescita del numero di presenze turistiche grazie soprattutto alla provincia di Lecce – ricordiamo il tutto esaurito delle case vacanze Salento, dei b&b e degli alberghi di alcune località come Otranto, Santa Maria di Leuca, Castro e Gallipoli – punterà sulla diversificazione del turismo. In particolare: se negli anni precedenti il successo evidente nel numero di presenze si è verificato principalmente nei mesi estivi, l’obiettivo è quello di far sì che il territorio sia visitato durante tutto l’anno.
Ciò si traduce nel puntare sul turismo slow e naturalistico, quello religioso e spirituale, quello rurale ed agroalimentare, un settore che offre grandi opportunità. D’altronde i dati lo confermano: il 17,8% dei vacanzieri in Puglia degusta i prodotti locali, il 13,3% partecipa agli eventi enogastronomici, il 12,5% percorre le strade del vino e l’11,9% quelle dell’artigianato tipico, mentre l’11,3%, acquista prodotti artigianali e gastronomici. Tutto quanto non necessariamente concentrato nei mesi estivi.
Numeri importanti che sottolineano che la strada verso la diversificazione è avviata ma c’è ancora tanto da fare. E la BIT può essere la vetrina importante per questo cammino.
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