Comunicati

La sicurezza nella progettazione meccanica

L’obiettivo fondamen­tale di ogni progetto ingegneristico e meccanico è di costruire una macchina o un’apparecchiatura che reca beneficio all’umanità.

Un noto ingegnere ha suggerito che l’obiettivo fondamentale del progetto ingegneristico come di altre attività umane sia quello di migliorare la qualità della vita nella nostra società e che questa può essere misurata in termini di un indice di qualità della vita. Si parla quindi sia di funzionalità delle lavorazioni meccaniche ma soprattutto della sicurezza di ognuna di queste. Gli ingegneri in passato, prima di dare la giusta attenzione alla sicurezza, rivolgevano la loro attenzione agli aspetti funzionali ed economici delle nuove apparecchiature. Dopo tutto, se le apparecchiature non svolgono le loro funzioni correttamente, esse non risultano di particolare interesse per l’ingegnere.

Inoltre, se una nuova apparecchiatura non può essere prodotta ad un costo che è sostenibile dalla società contemporanea, è una perdita di tempo continuare a studiarla. Ma gli ingegneri che ci hanno preceduto sono riusciti a sviluppare una moltitudine di prodotti che funzionano con successo e che possono essere prodotti economicamente. In parte a causa di ciò, un sempre maggior sforzo ingegneristico sta per essere finalizzato a più ampie considerazioni circa l’influenza dei prodotti ingegneristici e delle costruzioni meccaniche sulle persone e sull’ambiente. La sicurezza personale é una considerazione che gli ingegneri hanno sempre avuto presente ma che ora richiede un’enfasi maggiore. Oltre alla consapevolezza del rischio, il secondo punto principale della sicu­rezza è l’ingegnosità. L’ingegnere deve essere abbastanza fantasioso ed ingegnoso per anticipare le situazioni, relative al prodotto, potenzialmente pericolose e creare di conseguenza delle soluzioni efficaci.

Alcune tecniche e guide utili per affrontare questa sfida, sono per esempio Riesame del ciclo di vita totale del prodotto dalla produzione iniziale allo smaltimento finale, con particolare attenzione alla ricerca dei rischi significativi. Chiedersi quale genere di situazioni possono ragionevolmente svilupparsi durante le varie fasi della produzione, del trasporto, dell’immagazzinamento, dell’installa­zione, dell’utilizzazione, del servizio, e così via. Essere certi che le condizioni di sicurezza siano soddisfatte in modo bilanciato. Non accettare la penalizzazione di 1000 lire per eliminare un rischio con una semplice rettifica, trascurando la possibilità di eliminare un ugual rischio con un costo di 200 lire. Un altro metodo molto diffuso è quello di rendere la sicurezza un aspetto integrato del progetto di base, per quanto possibile, piuttosto che “aggiungere” dispositivi di sicurezza dopo che il progetto fondamentale è stato completato. In genere si cerca di produrre un sistema che sia sicuro in caso di guasti. In questo caso la filosofia consiste nell’evitare le rotture ma, se una rottura accade, il prodotto sarà ancora sicuro; cioè, quella rottura non sarà catastrofica. Basilare è quindi ovviamente conformarsi alle normative europee, che fissano i requisiti minimi di sicurezza per ogni prodotto.

Di certo la sicurezza non è un concetto fisso e stabile, bisogna fare attenzione a tutti gli aspetti del problema e persino immaginare eventuali situazioni di pericolo. È così che i nostri oggetti sono creati ogni giorno in modo sempre più sicuro per tutti noi e l’ambiente circostante.

Articolo a cura di Martina Meneghetti
Prima Posizione Srl – Business Marketing

No Comments Found

Il servizio gratuito di pubblicazione dei comunicati stampa è offerto dall'Associazione link UP Europe! di Roma