Uno degli spazi più utilizzati in una casa è sicuramente il bagno e avere un bagno di qualità sicuramente aiuta ad epletare tutti i propri stimoli nel migliore dei modi possibili, nessuno vorrebbe sedersi su una tazza ruvida e scheggiata o lavarsi le mani su un lavandino buco, scheggiato o rovinato dal fluire impietoso del tempo.

Sin dai tempi antichi si sono susseguiti diversi materiali per avere dei sanitari di qualità utilizzabili al massimo delle loro funzionalità, ma ogni materiale aveva difetti spiacevoli che li rendevano subito obsoleti o non utilizzabili. Fino ad arrivare all’avvento in europa di un materiale leggero, non troppo caro, resistente, che non trattenesse odori e bello alla vista proveniente dall’estremo oriente, la ceramica, che con il suo bianco candore ci accompagna da secoli nel momento del bisogno, non figurato.

La ceramica è difatti stata inventata da due popoli diversi, le popolazioni Sahariane e in giappone, diversi manuafatti neolitici sono stati trovati in queste zone estremamente distanti tra loro, da qui la tradizione di cuocere della terra in forni per ricavarne vasellame si è espansa in tutto il mondo. Successivamente grazie all’invenzione del tornio si è espansa in tutto il mondo ed è ora utilizzata per gli scopi più disparati, dalla produzione di tegole e piastrelle fino ad arrivare ai sanitari a componenti meccanici e aereonautici in motori e turbine.

Ovviamente cambiano i metodi e la lavorazione per ottenere di volta in volta il massimo della qualità

La storia dei sanitari anch’essa parte dall’estremo Oriente, in Cina sono stati ritrovati dei vasi sanitari molto simili a quelli che usiamo oggi noi già nell’anno 200 A.C.

Sistemi simili ai nostri sono stati ritrovati  anche a Ostia, Ercolano e Pompei e persino presso il Vallo di Adriano.

In occidente il bagno come lo conosciamo noi venne inventato da John Harington, figlio putativo di Elisabetta I d’Inghilterra, che ebbe la brillante idea di collocare il vaso in un piccolo ambiente denominato W.C. ovvero water closet.