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La storia del turismo di Rimini dalle colonie agli

Hotel moderni

Un breve ricordo sulla strada percorsa dalla città di Rimini nel settore turistico e come da semplice stazione di sosta sia passata prima a zona termale legata alle vacanze di malati e di bambini prima per divenire la località con più alta concentrazione di hotel 4 stelle Rimini lussuosi ed eleganti.
Nell’ormai lontano 1800 la città viveva di agricoltura, infatti il 72% della popolazione si sostentava lavorando il terreno.
In questo periodo, nel 1872 circa, inizia l’avventura del turismo il territorio con diverse costruzioni di stabilimenti (kursaal) come quello Privilegiato dei bagni marittimi della città, costruito dai nobili della città, i conti Baldini.
Nonostante questa iniziativa non riscosse grande successo per i costi troppo alti del servizio, il comune insieme alle banche locali intervennero direttamente per scongiurare la quasi chiusura della struttura, sostenendo tutte le spese economiche e finanziarie.
Uno dei tanti problemi che non permettevano lo sviluppo turistico della città era la carenza di strutture adeguate ricettive (hotel, residence, alberghi, pensioni, b&b) problema che si risolse quando l’amministrazione locale vendette a basso costo ai privati terreni demaniali lungo la Riviera Romagnola, permettendo così la costruzione di ville e appartamentini da affittare anche ai tanti vacanzieri e turisti che sceglievano le vacanze in riviera.
Cio nonostante, era ancora basso il numero di camere degli hotel, benché l’attività del turismo fosse in fase di sviluppo per l’importanza economica del territorio riminese, inventandosi così di anno in anno offerte turistiche di qualsiasi tipo.
Nel 1910 circa venne edificato il suggestivo Grand Hotel di Rimini che insieme ad altre costruzioni di lusso contribuirono ad una ottima pubblicità per il territorio della Romagna e soprattutto del territorio Riminese; ma il vero sviluppo turistico della città si ebbe tra la prima e la seconda guerra mondiale, fissando così le basi per uno sviluppo del turismo futuro grazie a tante piccole realtà ricettive a gestione familiare che crescevano.
Grazie a questo sviluppo negli anni ’50 e ’60 la maggiore fonte economica era rappresentata dall’edilizia alberghiera, grazie anche alla cultura turistica che si andava sviluppando.
Arrivati negli anni ’70, ci fu tuttavia un blocco del settore turistico costringendo così l’amministrazione ad una riqualificazione dell’immagine della Costa romagnola, diversificando l’offerta e la promozione turistica.
Questa politica è ai giorni nostri parzialmente riuscita, tant’è che Rimini attualmente propone un’offerta turistica differenziata, offrendo vacanze benessere, vacanze lavoro congressuale, pacchetti vacanze con inclusi i parchi divertimento della Riviera Adriatica Romagnola, vacanze culturali che mirano alla conoscenza del territorio dell’entroterra riminese e romagnolo.

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