“Quella mano sembrava non appartenere al dipinto. Isabella non riusciva a staccare gli occhi dalla perfezione di quelle dita candide in primo piano. Le belle mani. L’eredità che accomunava le donne di casa Sforza…”
Aneddoti, simboli, ritratti, segreti e magie. Questo e molto altro nel romanzo di Laura Malinverni “La tigre e l’ermellino” (Prospettivaeditrice)
“Caterina Sforza era soprannominata Tigre per il suo coraggio e per la forza con cui reggeva il suo piccolo stato in Romagna” svela l’autrice, da sempre appassionata ai personaggi sforzeschi.
Il romanzo, ambientato alla fine del Quattrocento, documenta il lato oscuro e magico di Caterina Sforza, dedita all’alchimia e alla magia, e la sua complicità con la giovane duchessa di Milano Isabella d’Aragona e altre donne della corte sforzesca.
In un percorso tra Milano, Forlì e Firenze si delinea un mistero fatto di omicidi ed arte, facendo emergere una “storia” da sempre celata.
Non manca un filo sottile ma tenace che intreccia Caterina Sforza al genio di Leonardo Da Vinci, con riferimenti storici precisi che rendono il romanzo di Laura Malinverni un vero e proprio pezzo di storia mai svelata.
“La Tigre e l’ermellino” di Laura Malinverni
pag.234 euro 12
http://lauramalinverni.net/
Il libro è in vendita in tutte le migliori libreria e su www.prospettivaeditrice.it