L’Italia è famosa in tutto il mondo per la sua cucina, specie per quella mediterranea, ma non tutto il mondo sa che la trazione culinaria italiana va molto al di là dei clichè quali pasta, pizza, spaghetti.
Infatti sappiamo bene che l’Italia parte dalle ricette regionali fino ad espandersi in ricette delle singole città se non addirittura delle singole località.
Una regione che è l’esempio lampante di quanto appena detto è la Sicilia.
Le ricette tipiche siciliane sono innumerevoli, ogni città ha le proprie ed ogni paese altre ancora, fino a creare una tradizione ineguagliabile.
Ma da dove viene tanta varietà?
Come abbiamo detto ogni zona ha la sua tradizione che si è formata col tempo grazie alle influenze di diversi popoli che si sono succeduti sull’isola fino a formare un meraviglioso mix di ascendenti tra cui quelli francesi, arabi e spagnoli.
Ma vediamo nel dettaglio la tradizione in base ai luoghi.
Nella zona di Palermo l’influenza maggiore è stata quella francese donando al luogo una cucina più raffinata come ad esempio l’aglassato, la caponata di melanzane, il falsomagro o gli involtini alla palermitana.
Anche a Messina l’influenza francese è forte, ma prevalgono specialità a base di riso e stoccafisso.
A Siracusa e Ragusa invece l’influenza maggiore viene dalla Magna Grecia a base soprattutto di verdure come le melanzane, molto utilizzate, contrapposto a piatti a base di carne.
Anche Catania ha una tradizione molto contadina basata soprattutto su verdure.
Infine Trapani, oltre a prediligere la cucina a base di pesce, gode di un’influenza araba evidente in ricette come il cuscusu, versione italiana del cous cous magrebino.
Tutte le città in ogni caso hanno in comune la tradizione riguardante la pasta e il pane, quest’ultimo vero e proprio simbolo della cucina siciliana.
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