Se desiderate trascorrere le vostre vacanze in sicilia, sono infiniti i tesori da scoprire nell’isola più grande e affascinante del Mediterraneo. Meta turistica molto ambita sono le sue meravigliose isole minori. Tutte diverse tra loro, ognuna ha le sue tipicità che aspettano solamente di essere conosciute dai visitatori.
A sud della sicilia, a poca distanza dall’Africa, si trova un piccolo arcipelago che prende il nome proprio dal mare, il greco pelagos. Sono le isole Pelagie. Qui il mar Mediterraneo è meraviglioso e cristallino. I tre gioielli che lo formano sono Lampedusa, Lampione e Linosa. Linosa è di origine vulcanica, mentre le altre due, calcaree, appartengono alla piattaforma continentale africana.
Le tre isole, dall’aspetto selvaggio, costituiscono un’attrattiva senza eguali per la fauna marina e terrestre. Con decreto del Ministro dell’Ambiente, il 21 ottobre 2002 è stata istituita l’Area Marina Protetta “Isole Pelagie”, l’area marina protetta più meridionale d’Italia. La specialità di quest’area di grande interesse naturalistico è che in un unico arcipelago sono racchiuse caratteristiche ambientali che appartengono a due continenti distinti: l’Africa e l’Europa.
L’isola di Lampedusa ha una forma particolarmente allungata e inclinata, con ripide pareti a picco sul mare cristallino e pescosissimo, impreziosite da grotte, scogliere e piccole insenature sabbiose. La parte più elevata corrisponde alle coste settentrionali, costituite da affascinanti falesie, modellate dall’azione erosiva dei venti e del moto ondoso, che scendono sul mare a strapiombo o con ripide scarpate. Fascino di questa fascia costiera, sono le stupende grotte, a livello del mare.
La costa meridionale declina gradualmente verso il mare e assume forme frastagliate, movimentata com’è da una serie di “Valloni”. Questi canyon formano una splendida alternanza di promontori scoscesi e piccole spiagge sabbiose all’interno di insenature piuttosto profonde come Cala Pulcino, Spiaggia dei Conigli, Cala Galera, Cala Madonna. Altre insenature lungo la costa orientale dell’isola sono Cala Creta, Cala Pisana, Cala Uccello, Cala Parrino, ecc.
Fenici, greci, romani e arabi sono passati da Lampedusa ma solo a partire dal 1843, in epoca borbonica, l’isola fu stabilmente abitata. Il paesaggio è costituito da brulle distese rocciose. Un’ampia fascia della costa meridionale, a partire dal 1996, fa parte di una riserva regionale costituita al fine di salvaguardare le espressioni più tipiche della flora, della vegetazione e della fauna attuali. All’interno della riserva si trova la spiaggia dei Conigli, uno dei pochi siti del Mediterraneo in cui le tartarughe marine Caretta caretta depongono le uova.
Il centro abitato di Lampedusa in sé non offre nulla. I visitatori che scelgono la vacanza a Lampedusa si riversano in massa sulle sue spiagge, che sono un infinità. L’area più pittoresca è quella del porto, circondata da un dedalo di stradine. Le acque cristalline ricche di pesci fanno di quest’isola una meta amata da sub e appassionati di immersioni provenienti da tutto il mondo.
Per arrivare a Lampedusa ci sono alternative. L’aeroporto di Lampedusa è collegato con gli altri aeroporti della Sicilia. L’alternativa sono i collegamenti marittimi con Porto Empedocle. Da maggio a ottobre si effettuano collegamenti marittimi anche tra Lampedusa e Linosa. La piccola Lampione, poco più che uno scoglio disabitato, non è raggiunta dai traghetti.
No Comments Found