Si sente molto parlare della rimozione dei capillari del viso con il laser in modo sicuro e senza complicanze. Abbiamo chiesto chiarimenti sul funzionamento del suddetto laser alla Dott.ssa Dvora Ancona, medico estetico esperto di laser e direttrice del Centro Medico Juva di Milano.
D. Dott.ssa Ancona, che cos’è il laser per i capillari?
R. Il laser KTP è un laser che sfrutta un cristallo di potassio-titanil-fosfato (da qui l’acronimo KTP) per emettere una luce che è assorbita selettivamente da sostanze ricche di ferro. L’emoglobina contenuta nei globuli rossi del sangue possiede un gruppo eme, che altro non è che un complesso chimico contenente ferro, che diviene, quindi, il bersaglio ideale del laser KTP.
D. Come fa il laser a far “scomparire” il capillare”?
R. Il laser esplica la propria funzione attraverso una termolisi selettiva. Una volta che il laser è indirizzato sul capillare da trattare, la luce emessa andrà ad assorbirsi in maniera selettiva sui globuli rossi che passano attraverso i capillari riscaldandoli. Questo calore si irradia anche alle pareti del capillare stesso, portando alla chiusura del capillare per danno termico. E’ importante sottolineare il concetto di termolisi selettiva appunto perché il danno termico avviene solo a livello del capillare e non della cute circostante, che, quindi, rimane intatta.
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