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Lavorare alla pari

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  • 22 Febbraio 2011

Viaggiare e scoprire nuove culture, imparare nuove lingue, studiare e lavorare all’estero, è questo quello che sognano molti giovani. Per fare tutto ciò un aiuto ci viene dall’accordo di Strasburgo del 1969 che regola il lavoro alla pari nell’Unione Europea. Grazie a tale accordo i giovani in età compresa generalmente tra i 18 ed i 28 anni (l’età varia da paese a paese) possono essere collocati alla pari in un paese diverso dal loro. Ciò significa che possono essere accolti presso una famiglia che vive in un altro Stato membro, che in cambio di vitto, alloggio ed una paghetta mensile o settimanale, chiederà loro di dedicare alcune ore della giornata per accudire i propri figli e per svolgere qualche piccolo lavoro domestico.

La grande opportunità offerta da questo tipo di lavoro giovanile, è quella di potere viaggiare e vivere all’estero per un certo numero di mesi (che variano a seconda della disponibilità che il giovane offre alla famiglia, dal bisogno della famiglia e dall’accordo reciproco), imparando la lingua del posto, grazie al contatto giornaliero con i membri della famiglia che li accoglie in casa propria, inserendosi in un contesto sociale tranquillo e sicuro.

Il tutto a costo quasi nullo, anzi ricevendo una paghetta mensile o settimanale che aiuterà il giovane nel fare fronte alle proprie piccole esigenze quotidiane. Chiaramente resta a carico del ragazzo alla pari l’acquisto del biglietto aereo, e le eventuali spese per frequentare un corso di lingua. La famiglia provvederà al vitto del ragazzo, che consumerà i pasti insieme alla famiglia ospitante stessa, e metterà a disposizione del giovane una camera ad uso esclusivo e ove possibile anche un bagno.

Un esperienza unica e indimenticabile ma soprattutto irripetibile. Un occasione da non lasciarsi sfuggire, per una crescita personale attraverso l’incontro di culture diverse ed intenti comuni tra famiglie ospitanti e ragazzi alla pari, cittadini del mondo.

Non dimentichiamo però che per lavorare alla pari il giovane dovrà amare i bambini perché suo compito principale sarà quello di accudirli e passare diverse ore del giorno con loro, e dovrà soprattutto usare le normali regole della buona educazione affinché non si creino problemi con la famiglia ospitante.

Come fare però a lavorare alla pari? Prima di tutto occorre prendere contatto con le famiglie ospitanti del paese dove si desidera andare, ciò può essere fatto attraverso un’agenzia specializzata che selezionerà una famiglia per il giovane. Un ulteriore opportunità è offerta dal web dove in siti database dedicati ( proprio come il nostro www.aupair-online.com ), si può registrare il proprio profilo di au pair (questa è la parola a livello internazionale usata per definire il ragazzo/a alla pari) o di famiglia ospitante, al fine di ottenere ricerche facili e veloci, ed in questo caso la selezione bisogna farsela da soli. Registrandosi si possono immediatamente visualizzare migliaia di contatti quali indirizzi e-mail, numeri telefonici ecc… affinché le famiglie ed i ragazzi possano scriversi o parlarsi e prendere tutti gli accordi necessari.

Prima di partire è comunque raccomandato prendere tutte le informazioni possibili sulla famiglia ospitante e sui compiti che questa richiede all’au pair, sulla documentazione necessaria per entrare e lavorare nel Paese dove ci si reca (norme particolare riguardano gli U.S.A., l’Australia, il Canada e tutti quei paesi non comunitari dove però è possibile recarsi per lavorare alla pari) su una eventuale assicurazione contro i rischi da stipulare, e sul necessario per assicurarsi una copertura sanitaria durante i mesi di permanenza all’estero.
per maggiori informazioni consulta il sito http://www.aupair-online.com

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